2007-05-07 14:57:27

All'Università Gregoriana, inaugurato alla presenza dei cardinali Bertone e Martino un Corso sulla Chiesa cattolica per diplomatici islamici e dei Paesi mediterranei


Inaugurato stamani presso la Pontificia Università Gregoriana dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, il Corso d’introduzione alla conoscenza della Chiesa cattolica per diplomatici dei Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo e del Medio Oriente, sul tema “La Chiesa cattolica e la politica internazionale della Santa Sede”. Promosso, tra gli altri, dalla Fondazione “La Gregoriana” e dall’Istituto internazionale Jacques Maritain, il corso - della durata di tre settimane - presenta l’organizzazione ed il funzionamento dei diversi organi della Santa Sede, l’attività diplomatica delle Nunziature, l’azione umanitaria della Chiesa per la pace. Nel suo intervento, il cardinale Martino ha sottolineato, tra l'altro, l'azione "umanizzante" messa in campo dalla diplomazia vaticana durante conferenze e vertici delle Nazioni Unite, che negli ultimi decenni hanno orientato le politiche sociali ed economiche del mondo contemporaneo. Sull'importanza del Corso, il commento del cardinale Tarcisio Bertone al microfono di Luca Collodi: RealAudioMP3
 
R. - Il tema che mi è stato proposto dagli organizzatori di questo provvidenziale incontro è “Il dialogo interreligioso come via per la pace”, quindi come strumento di educazione alla pace per costruire una pace vera e durevole. Questa è la verità. E’ una affermazione che risponde ad una esigenza profonda, perché il dialogo interreligioso non è certo un optional, come ha detto Papa Benedetto XVI proprio durante un incontro con un gruppo di rappresentanti dei Paesi islamici, nel settembre scorso a Castel Gandolfo. Il dialogo è una necessità vitale. Non possiamo rinunciarci, anzi è un impegno da parte di tutti, è un impegno per la costruzione della pace, per la promozione dei diritti umani e fra i diritti umani sono citati due diritti fondamentali: il diritto alla vita e alla libertà religiosa, sui quali dobbiamo far convergere la lotta contro ogni forma di violenza, soprattutto se la violenza è invocata in nome di Dio, in nome della religione. E’ quindi necessario lottare contro le forme di terrorismo. Infine, poi, la costruzione di una convivenza, una convivenza amorevole, fondata sulla reciproca conoscenza e, diciamo, secondo il precetto evangelico fondata sul reciproco amore.

 
D. - Cardinale Bertone, guardando alla politica internazionale, c’è una preoccupazione particolare che in questo momento è all’attenzione della Santa Sede?

 
R. - La preoccupazione principale riguarda, come è ovvio, la situazione dei Paesi del Medio Oriente e questo conflitto che non vede soluzioni proprio nella terra di Gesù. La Santa Sede si impegna con tutte le sue forze e con tutte le vie: con la preghiera, anzitutto, con gli incontri interreligiosi, con gli incontri diplomatici, con gli incontri con i capi di Stato della regione mediorientale e con tutti coloro che sono impegnati a promuovere la pace in quella regione proprio per eliminare le cause endemiche di questi conflitti. La Santa Sede, poi, così come è stato anche rilevato nella Lettera di Benedetto XVI al cancelliere Angela Merkel, guarda in modo particolare ai problemi dell’Africa ed insiste soprattutto affinché l’Europa e le grandi potenze del Nord non la abbandonino. Adesso, il Papa parte per l’America Latina e questo è un grande segno di attenzione da parte della Chiesa all’America Latina e alle situazioni che sono state già ampiamente analizzate, anche dalla stampa e dai mezzi di comunicazione in occasione di questo primo viaggio intercontinentale del Papa. Vedremo poi i risultati, vedremo anche i frutti di questo viaggio, dei messaggi forti che il Papa lancerà e che speriamo siano accolti, accolti anzitutto dalle comunità locali e dalle Chiese locali, ma anche dagli uomini politici di ogni nazione.







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