2007-05-06 14:55:40

Vescovi svizzeri: sì ai minareti, ma nel rispetto di tutte le leggi


Elevare minareti in Svizzera? “Sì, se la loro costruzione è conforme in tutto alle leggi. No, se sono evidenti o soggiacenti obiettivi che possono minacciare la pace religiosa in Svizzera”. In questi termini si è espresso mons. Pierre Bürcher, vescovo ausiliare di Losanna-Ginevra-Friburgo e presidente, nell’ambito della Conferenza episcopale elvetica, del GTI, il Gruppo di lavoro sull'Islam. Giovedì, a Berna, è stata lanciata la raccolta di firme per chiedere un referendum nazionale contro la costruzione di minareti. L’iniziativa popolare intende completare l’articolo 72 della Costituzione, che autorizza la Confederazione e i Cantoni a prendere provvedimenti per preservare la pace pubblica fra diverse comunità religiose. I referendari chiedono che sia aggiunta nell’articolo la frase “la costruzione di minareti è vietata”. Attualmente, in Svizzera vi sono due minareti che chiamano i musulmani alla preghiera, uno presso la moschea di Ginevra, l’altro a Zurigo, ma sono stati presentati nuovi progetti di costruzione. Per mons. Bürcher, la costruzione di nuovi minareti è secondaria, primaria è invece l’attenzione che bisogna porre alle attività nelle moschee. Naturalmente, i nuovi minareti non devono produrre sonorità. “Ricordiamo – avverte mons. Bürcher – che in numerosi Paesi a maggioranza musulmana le chiese sono senza campane”. Il Gruppo di lavoro Islam – aggiunge il suo presidente – “non si oppone alla costruzione dei minareti, ma invita tutte le persone coinvolte in essa al rispetto delle leggi e a un serio discernimento”. La Svizzera conta 7 milioni e mezzo di abitanti: 300 mila i musulmani, in maggioranza originari dei Balcani. (A.M.)







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