2007-05-06 15:01:56

Inizia all'Università Gregoriana un corso sulla Chiesa Cattolica rivolto a diplomatici musulmani


Inizia domani a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, un corso di introduzione alla conoscenza della Chiesa Cattolica, rivolto a diplomatici musulmani dei Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. L’iniziativa, sul tema “La Chiesa Cattolica e la politica internazionale della Santa Sede”, sarà inaugurata domattina dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e durerà fino al 20 maggio. Dal 21 al 27 maggio il corso si sposterà a Torino. Sulle finalità di questo corso Luca Collodi ha ascoltato il padre gesuita Franco Imoda, presidente della “Fondazione La Gregoriana e docente presso la Gregoriana, e il prof. Roberto Papini, segretario generale dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain e docente presso l’Università Lumsa di Roma: RealAudioMP3
 
D. – Prof. Papini, qualcuno potrebbe chiedere perché questa attenzione così diretta al mondo islamico, quando il mondo islamico verso il mondo cattolico ha un dialogo spesso difficile…

 
R. – Non c’è dubbio che il dialogo sia spesso difficile. Bisogna guardare, però, al di là di quello che i mass media ci trasmettono, in quanto riportano normalmente i fatti sensazionali, i momenti di maggiore difficoltà tra un mondo e l’altro. Alla fine bisogna comprendere che la grande maggioranza del mondo musulmano, come la grande maggioranza del mondo cristiano o post cristiano, ha convissuto dentro il Mediterraneo, in questo luogo di incontro straordinario, sì con momenti di conflitto, ma anche con momenti di mutuo arricchimento. E una delle difficoltà maggiori, a mio avviso, in questo tempo, è che c’è un’ignoranza reciproca fortissima. Come diceva un intellettuale palestinese, non si tratta tanto di uno scontro di civiltà, quanto di uno scontro di ignoranze.

 
D. – Padre Imoda, l’importanza quindi della linea del dialogo. La Chiesa ci crede, lo fa senza nulla chiedere in cambio: ma questa linea ad oltranza sul dialogo che difficoltà presenta?

 
R. – Se uno volesse fare un calcolo immediato delle risposte, forse potremmo farci delle domande più profonde. Ma la Chiesa opera sempre su tempi lunghi e c’è la grande esperienza secolare che ci insegna che seminare, anche se il raccolto non arriva subito, poi ripaga, soprattutto se viene fatto con spirito di servizio, con spirito di umiltà, e nella verità.







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