Inizia all'Università Gregoriana un corso sulla Chiesa Cattolica rivolto a diplomatici
musulmani
Inizia domani a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, un corso di introduzione
alla conoscenza della Chiesa Cattolica, rivolto a diplomatici musulmani dei Paesi
del Mediterraneo e del Medio Oriente. L’iniziativa, sul tema “La Chiesa Cattolica
e la politica internazionale della Santa Sede”, sarà inaugurata domattina dal cardinale
segretario di Stato Tarcisio Bertone e durerà fino al 20 maggio. Dal 21 al 27 maggio
il corso si sposterà a Torino. Sulle finalità di questo corso Luca Collodi ha
ascoltato il padre gesuita Franco Imoda, presidente della “Fondazione La Gregoriana
e docente presso la Gregoriana, e il prof. Roberto Papini, segretario generale
dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain e docente presso l’Università Lumsa
di Roma: D.
– Prof. Papini, qualcuno potrebbe chiedere perché questa attenzione così diretta al
mondo islamico, quando il mondo islamico verso il mondo cattolico ha un dialogo spesso
difficile…
R. – Non c’è dubbio che il dialogo sia
spesso difficile. Bisogna guardare, però, al di là di quello che i mass media ci trasmettono,
in quanto riportano normalmente i fatti sensazionali, i momenti di maggiore difficoltà
tra un mondo e l’altro. Alla fine bisogna comprendere che la grande maggioranza del
mondo musulmano, come la grande maggioranza del mondo cristiano o post cristiano,
ha convissuto dentro il Mediterraneo, in questo luogo di incontro straordinario, sì
con momenti di conflitto, ma anche con momenti di mutuo arricchimento. E una delle
difficoltà maggiori, a mio avviso, in questo tempo, è che c’è un’ignoranza reciproca
fortissima. Come diceva un intellettuale palestinese, non si tratta tanto di uno scontro
di civiltà, quanto di uno scontro di ignoranze.
D.
– Padre Imoda, l’importanza quindi della linea del dialogo. La Chiesa ci crede, lo
fa senza nulla chiedere in cambio: ma questa linea ad oltranza sul dialogo che difficoltà
presenta?
R. – Se uno volesse fare un calcolo immediato
delle risposte, forse potremmo farci delle domande più profonde. Ma la Chiesa opera
sempre su tempi lunghi e c’è la grande esperienza secolare che ci insegna che seminare,
anche se il raccolto non arriva subito, poi ripaga, soprattutto se viene fatto con
spirito di servizio, con spirito di umiltà, e nella verità.