2007-05-05 15:33:23

”Servì la Parola, amò la Chiesa”: l’estremo saluto, ieri a Padova, a mons. Luigi Sartori, grande teologo ed ecumenista scomparso a 83 anni


“Si è qualificato e distinto come servitore della Parola”: così, il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, che ieri ha celebrato nella Cattedrale della città le esequie di mons. Luigi Sartori, tra i più noti teologi ed ecumenisti italiani, studioso appassionato del Concilio Vaticano II, scomparso nella notte tra il primo e il 2 maggio a 83 anni. Delle sue condizioni di salute – riferisce il quotidiano Avvenire – si era interessato lo stesso Benedetto XVI con mons. Mattiazzo la scorsa settimana. Secondo il vescovo di Padova, mons. Sartori “mise al servizio della teologia le qualità eminenti della sua intelligenza e della sua fede, la sensibilità e la carità del suo cuore”. “Pur animato da un permanente senso escatologico” – ha aggiunto il presule – mons. Sartori ha interpretato la teologia “nella sua dimensione pastorale, e quindi inserita nella vita e nelle vicende della Chiesa e a servizio della sua missione, attenta ai processi storici, culturali, sociali, sollecitata dalle problematiche di attualità”. Recependo la ecclesiologia del Concilio Vaticano II – ha aggiunto mons. Mattiazzo – ha considerato la Chiesa “come sacramento universale di salvezza, dell’intima unione con Dio e insieme in dialogo aperto con il mondo contemporaneo e gli uomini del nostro tempo”. Infine, a partire dal Vaticano II, “ha progressivamente scoperto e abbracciato la dimensione e la tensione ecumenica della teologia, divenendo uno degli interpreti e degli esponenti più qualificati e apprezzati del dialogo ecumenico”. Le spoglie di mons. Sartori riposano da ieri pomeriggio nel cimitero del paese natale, Roana, sull’altopiano di Asiago. (R.M.)







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