2007-04-29 14:14:03

Nuovo messaggio di intimidazione all’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco: recapitati nella curia genovese una busta con un proiettile e un simbolo nazista


Non si arresta la sconcertante catena di intimidazioni rivolte contro l’arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. L’ultima in ordine di tempo, due giorni fa, una busta con dentro un proiettile di piccolo calibro recapitata venerdì mattina nella curia cittadina. Lo rivela oggi il quotidiano genovese Corriere Mercantile. Il servizio di Tiziana Campisi: RealAudioMP3

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Il Corriere Mercantile riferisce che il plico conteneva, oltre al proiettile, anche una foto del presule, ritagliata da un quotidiano, sulla quale è stata incisa una svastica. La busta, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, è stata recapitata direttamente all’arcivescovado ed aperta da un collaboratore della segreteria. Plico, proiettile e fotografia sono stati posti sotto sequestro dalla DIGOS e inviati alla Polizia scientifica. Da venerdì, scrive il quotidiano ligure, l’arcivescovo di Genova, che ha incontrato alcuni dirigenti della questura ed ha avuto un colloquio con il questore, Salvatore Presenti, è scortato da tre poliziotti. Le Forze dell’ordine hanno previsto nuovi presidi e vigilanze, attorno alla cattedrale e all’arcivescovado di Genova, e in occasione di tutte le manifestazioni alle quali mons. Bagnasco prenderà parte. Il portavoce della diocesi di Genova, Carlo Arcolao, ha definito le recenti minacce contro l’arcivescovo opera di “frange molto piccole e psicologicamente labili”. Ma sulla nuova intimidazione al presidente della CEI ascoltiamo il commento del portavoce della Conferenza episcopale italiana, don Domenico Pompili:

 
R. - Quest'ultimo episodio di Genova si inserisce nel clima di incomprensibile eccitazione di questi giorni. E' un gesto intimidatorio, ovviamente, che si commenta sé. D'altra parte, non si vuole enfatizzare oltre misura questo gesto irresponsabile, perchè non è intenzione della Chiesa alimentare uno scontro che non è mai stato cercato e che è fuori pertanto dalle sue intenzioni e dalle sue azioni.

 
D. - Come porsi di fronte ad episodi del genere?

 
R. - Credo che non bisogna assolutamente lasciarsi intimidire e bisogna augurarsi che questo clima possa essere stemperato ispirandosi al buon senso e ad un dialogo che porti veramente a ragionare sulle questioni e non a contrapporsi in modo pretestuoso.

 
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