Rivendicato dai fondamentalisti indù l'attentato contro un orfanotrofio cristiano
nel Nepal
Il Nepal Defense Army (NDA), gruppo di recente formazione impegnato nel restaurare
lo status di teocrazia indù per il Nepal, abolito un anno fa, ha rivendicato l’attentato
compiuto ieri ai danni della “Grace Children Home”, un orfanotrofio cristiano di Birganj,
capitale industriale del Paese. Il gruppo di fondamentalisti indù, scrive l’agenzia
AsiaNews, ha lanciato una bomba contro l’istituto con l’accusa di convertire bambini
e di ricevere fondi da organizzazioni filo-maoiste. L’esplosione ha ferito gravemente
un bambino. La struttura, gestita dalla Chiesa pentecostale, ospita circa 80 orfani
provenienti da tutto il Paese. Uno dei coordinatori locali del NDA, ha spiegato il
duplice movente dell’attentato di ieri affermando che “in quell’orfanotrofio si compiono
conversioni di bambini dal buddismo e dall’induismo al cristianesimo. Con la bomba
– ha detto – abbiamo lanciato un avvertimento: non vi permetteremo di continuare il
vostro piano!”. E infine: “Abbiamo prove che i bambini ospitati sono tutti figli di
guerriglieri maoisti uccisi in operazioni militari durante i 10 anni di insorgenza
e l’orfanotrofio è finanziato da gruppi pro-maoisti in patria e all’estero, ai quali
non interessa se i piccoli diventano cristiani”. Interpellati da AsiaNews, i responsabili
dell’orfanotrofio respingono come false tutte le accuse e spiegano che il loro lavoro
è “solo assistere ed istruire questi poveri bambini senza più famiglia”. (T.C.)