Basta con "gli indecorosi attacchi" a mons. Bagnasco: così l'agenzia SIR a proposito
di una mozione contro il presule presentata oggi all'Europarlamento
“È ora di dire ‘basta’. Dirlo con il tono di mons. Bagnasco, mite e fermo, sereno
e deciso. Dire ‘basta’ con fermezza e risolutezza”. E’ quanto scrive in una nota il
SIR, l'agenzia della Conferenza episcopale Italiana (CEI) a proposito degli “indecorosi
attacchi al presidente della CEI mons. Angelo Bagnasco”, nella sede del Parlamento
europeo, da parte di tre europarlamentari italiani di Rifondazione comunista (Vittorio
Agnoletto e Giusto Catania) e Verdi (Monica Frassoni) firmatari di una mozione anti-Bagnasco
presentata nel corso del dibattito sull’omofobia che giunge oggi al voto. “E’ ora
di finirla. Dire ‘basta’ a questi attacchi – prosegue la nota – significa nello stesso
tempo assicurare che tutti, non solo i cattolici, continueranno a parlare con passione
e con impegno di quei grandi temi – la famiglia, la vita, la verità – sui quali mons.
Bagnasco ha inaugurato la sua presidenza della CEI, in piena coerenza con il magistero
del Papa e nella continuità della testimonianza delle Chiese in Italia”. Nell’evidenziare
che questa “è la ‘libertas ecclesiae’, che diventa oggi esemplare, preziosa risorsa
per il Paese e per la stessa Europa” la nota dell’agenzia SIR rivolge poi al Parlamento
europeo l’invito a seguire la “strada del ‘dialogo strutturato’ con le Chiese, indicato
nel Trattato costituzionale” che consentirà di scoprire “non gli schemi di ideologie
sconfitte dalla storia, laiciste o comuniste, ma la realtà delle cose, l’esperienza
elementare di vita, un grande patrimonio, che è responsabilità e dovere di tutti in
Italia come in Europa, fare crescere e sviluppare, per il bene di tutti”.