2007-04-25 14:33:35

Documento dei vescovi cileni su educazione, povertà e realtà giovanile


“Nonostante gli sforzi e i risultati in materia di giustizia sociale, continua l’attesa di molti poveri. Sperano di essere ascoltati, soddisfatti nell’anelito di essere protagonisti della propria storia”. Così si esprimono i vescovi cileni nel documento pubblicato a conclusione, lo scorso 20 aprile, della loro 93ª Assemblea plenaria che, all’ordine del giorno, includeva la preparazione degli Orientamenti pastorali per i prossimi anni. Per giungere alla loro stesura i presuli hanno convocato, per il mese di ottobre, un’Assemblea ecclesiale nazionale, che sarà preceduta da diverse Assemblee diocesane. Sull’iniziativa del governo volta a riformare l’educazione, l’episcopato afferma che la materia necessita certamente di progressi ed invita a considerare quanto può aiutare a migliorare la qualità dell’insegnamento tenendo conto della voce di coloro che sono coinvolti in diversi settori. I vescovi invitano inoltre genitori, educatori, istituzioni, governo e quanti hanno la grave responsabilità di legiferare in materia, a riflettere e a studiare il progetto educativo con diligenza. Sul tema sottolineano inoltre cinque punti che considerano irrinunciabili: diritto ad un’educazione di qualità e con equità per tutti e incentrata sulla persona in tutte le sue dimensioni: religiosa, morale, intellettuale, sociale; un’educazione che sostenga e rafforzi il diritto prioritario dei genitori a scegliere l’educazione che ritengono più opportuna per i loro figli e che rispetti e favorisca la libertà di accesso e di offerta del servizio educativo; infine un’educazione che stimoli la costruzione di un Paese più giusto e solidale. A preoccupare i vescovi cileni è anche la realtà giovanile: per affrontarla i presuli ritengono necessario offrire opportunità educative e lavorative ai giovani, e a proposito delle manifestazioni di violenza esortano a tener conto anche dell’influsso di alcuni mezzi di comunicazione. Infine, tra le sfide che il Paese deve affrontare, l’episcopato evidenzia la necessità di superare la corruzione e di migliorare la qualità della politica, perchè venga recuperato “il suo senso più profondo di servizio al bene comune”. (A cura di Luis Badilla)







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