2007-04-23 15:51:34

In Francia accedono al ballottaggio per le presidenziali il neogollista Nicolas Sarkozy e la socialista Ségolène Royal


In Francia sono stati resi noti i risultati delle presidenziali di ieri: il candidato neogollista, Nicolas Sarkozy, ha conquistato il 31,18 per cento delle preferenze. La socialista, Ségolène Royal, ha ottenuto invece il 25,87 per cento dei voti. Il ballottaggio tra i due aspiranti capi di Stato si terrà il prossimo 6 maggio. A questo punto, la partita si gioca sul fronte delle alleanze: conteranno, infatti, i voti degli elettori dei due candidati rimasti fuori: Bayrou e Le Pen. Da Parigi, ci riferisce Francesca Pierantozzi:

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Per la prima volta nella storia di Francia, una donna potrebbe diventare presidente della Repubblica. La socialista Ségolène Royal ha infatti superato il primo turno delle presidenziali, ottenendo il 25 per cento dei voti. Con circa il 30 per cento è arrivato al primo posto il neogollista Nicolas Sarkozy. Ma, intanto, c’è già un record: è il tasso di partecipazione. L’affluenza alle urne ha infatti sfiorato l’85 per cento. E’ la più alta nella storia delle presidenziali della Quinta Repubblica. Distanziati gli altri due candidati che aspiravano ad arrivare al ballottaggio, il centrista François Bayrou ha ottenuto il 18 per cento dei voti e diventa ora l’arbitro della sfida tra destra e sinistra. Decisivi saranno, infatti, ora i voti del suo elettorato. Perde voti l’estrema destra del leader del Fronte Nazionale, Jean-Marie Le Pen, che si ferma all’11 per cento, 6 punti in meno rispetto al 2002. La campagna per il secondo turno è già cominciata: Sarkozy ha rivolto un appello a tutti i francesi, dicendo di voler realizzare un nuovo sogno francese e di voler proteggere la Francia. Un appello all’unione anche da Ségolène Royal che ha invitato gli elettori a ritrovarsi su un progetto che non è basato sulle paure. La Royal è sfavorita dai sondaggi: l’ultimo ieri sera la dà sconfitta da Sarkozy con il 46 per cento dei voti, contro il 54.

 
Francesca Pierantozzi, da Parigi, per la Radio Vaticana.

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Sul ballottaggio del 6 maggio ascoltiamo il commento di Domenico Quirico, corrispondente da Parigi del quotidiano La Stampa, intervistato da Giada Aquilino:

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R. – Il nodo centrale del secondo turno è ovviamente come sceglierà l’elettorato di Bayrou, quel consistente 20 per cento che al primo turno ha rifiutato di allinearsi attorno allo schieramento tradizionale, che è rappresentato a sinistra e a destra rispettivamente da Royal e da Sarkozy. Un elettorato che Bayrou assolutamente non controlla, perché lo ha scelto come strumento per cercare di spezzare quel dualismo così soffocante che ha portato la Francia ad essere tra i Paesi più “immobili” d’Europa. Ma questo tentativo non è riuscito: la Francia non vuole cambiare, vuole continuare ad essere quello che è.

 
D. – E’ ancora presto per tracciare un quadro delle alleanze?

R. – Credo che conteranno gli inviti a votare per questo o quel candidato, ammesso che ci siano, perché in fondo credo che Bayrou conservi una forte tentazione a cercare di mettere insieme questo terzo partito. Tutto dipenderà poi da come si svolgerà il confronto nelle prossime due settimane, dal duello televisivo che è previsto per il 2 maggio, dalle strategie e dai temi che i due candidati sceglieranno.

 
D. – A proposito dei temi che Sarkozy e Royal affronteranno, possiamo già inquadrare degli argomenti?

R. – Sarkozy punterà sull’elemento di una Francia stanca dell’egualitarismo, che chiede più vivacità e meno tasse, che non vuole servizi pubblici gratuiti per i disoccupati, ma che vuole che lo Stato aiuti sostanzialmente quelli che hanno delle idee, che producono di più. Dall’altra parte, l’elemento del “pericolo Sarkozy” sarà quello su cui insisteranno moltissimo il partito socialista e Ségolène Royal.

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