2007-04-22 08:29:51

Benedetto XVI per la prima volta in Lombardia: a Vigevano, la Messa in Piazza Ducale. Domani, a Pavia, la preghiera sulle spoglie di Sant’Agostino


Tutto pronto nella città lombarda di Vigevano per l’arrivo del Papa, oggi pomeriggio. Si tratta del quarto viaggio apostolico di Benedetto XVI in Italia e della prima visita pastorale rivolta specificamente a una diocesi italiana. Secondo programma, il Papa partirà al 15.30 in aereo da Ciampino per arrivare all’aeroporto di Milano-Linate un’ora dopo. Di qui, il trasferimento in elicottero a Vigevano, con arrivo previsto per le ore 17.50. Dopo aver celebrato una Messa in Piazza Ducale, in serata Benedetto XVI raggiungerà la vicina Pavia che, 23 anni fa, aveva già ospitato Giovanni Paolo II. Culmine della visita alla diocesi pavese sarà, domani, la preghiera presso le spoglie di Sant’Agostino, custodite nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro. Sull’attesa dei fedeli di Vigevano e il significato di questa visita per i fedeli della Lombardia, il servizio della nostra inviata, Adriana Masotti: RealAudioMP3

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C’è chi ha scritto che Vigevano ha atteso il Papa per secoli ed è vero se, per avere notizia del passaggio qui di un Pontefice, bisogna andare al 1481 quando Martino V vi sostò brevemente. Giovanni Paolo II era stato invitato ma non gli fu possibile venire. Invito rinnovato a Benedetto XVI dal vescovo attuale, Claudio Baggini, quando in zona si venne a sapere della sua intenzione di recarsi nella vicina Pavia per rendere omaggio a Sant’Agostino per i 750 anni dalla nascita dell’Ordine agostiniano. E così, fra poco, Benedetto XVI arriverà a Vigevano. Al suo arrivo allo stadio, alle 16.50, sarà accolto dal vescovo, dal ministro della Difesa, Parisi, a nome del governo, e dalle autorità locali. Sugli spalti i ragazzi delle scuole e dei centri sportivi. Il Papa saluterà i giovani e gli ammalati affacciandosi su Piazza Sant’Ambrogio dal balcone del vescovado, per poi celebrare la Messa in Piazza Ducale, esempio magnifico dell’arte rinascimentale in Italia. Nel dare l’annuncio della visita ad inizio anno, mons. Baggini aveva raccomandato un cammino di preparazione attraverso la preghiera e la carità. “Benedetto XVI servo della comunione che presiede nella carità” è la scritta su locandine e striscioni di benvenuto che compare un po’ dovunque a Vigevano, in attesa della visita con gioia e grande emozione, consapevole che ciò che sta per vivere è un fatto straordinario. In tanti hanno sostato alla vigilia nel “salotto buono” della città, appunto Piazza Ducale, arrivando a piedi o in bicicletta, commentando l’avvenimento, assistendo alle prove di voce dal palco a ridosso della facciata del Duomo.

 
Tanti con la macchina fotografica o semplicemente con il cellulare per fissare un’immagine inusuale della celebre piazza. La diocesi vorrà offrire all’illustre ospite il frutto di uno stile di vita più sobrio, improntato all’amore evangelico: a Benedetto XVI verrà consegnato quanto raccolto nel periodo quaresimale e oggi stesso perché, attraverso l’Obolo di San Pietro, serva a sostenere un centro per bambini malati di AIDS in Rwanda. Non sarà l’unico gesto di carità: il Consorzio del settore calzaturiero Santi Crispino e Crispiniano invierà in Paesi poveri oltre 10 mila paia di scarpe. In serata, alle 19.45, Benedetto XVI si sposterà in elicottero a Pavia. In Piazza Duomo ci sarà il primo saluto, in particolare ai giovani della diocesi. Molto fitta l’agenda di domenica. Il Papa entrerà in contatto con le diverse dimensioni del territorio: visitando alle 9 gli ammalati e il personale del Policlinico San Matteo e nel pomeriggio gli studenti e i docenti dell’Università: i giovani iscritti qui sono oltre 20 mila.

 
In mattinata, alle 10.30, il Papa celebrerà la Messa nella vasta area degli Orti dell’Almo Collegio Borromeo, di fronte al Ticino, dove fino all’ultimo si è lavorato per ricavare quanto più spazio possibile per accogliere i fedeli. Le richieste di partecipazione hanno superato ampiamente ogni aspettativa. Alle 17.30, il Papa reciterà i Vespri di fronte alle spoglie di Sant’Agostino, che dall’VIII secolo si trovano nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro per volontà del re dei Longobardi Liutprando. Qui, Benedetto XVI accenderà una lampada votiva e all’esterno della Basilica benedirà la prima pietra del Centro culturale agostiniano che porterà il suo nome, una struttura per mostrare ancora una volta a tutta la Chiesa la ricchezza e l’attualità della vita e del pensiero del grande vescovo di Ippona. Il vescovo di Pavia, mons. Giovanni Giudici, ha intitolato la visita: “Insieme per proclamare che Gesù è il Signore”. In una lettera ai fedeli aveva presentato la presenza del Papa come una grazia che rinnova l’impegno alla comunione in diocesi, con la Chiesa intera e con tutti i popoli della terra. Da questa comunione, nascerà una testimonianza più forte ed efficace dell’appartenenza dei credenti a Cristo.

 
Da Vigevano, Adriana Masotti, Radio Vaticana.

 
********** A Piazza Ducale, dove stasera si celebrerà la Messa, sono stati allestiti dai 4 ai 5 mila posti a sedere. Grande l’emozione tra la gente, che ha assistito con curiosità e interesse a tutte le fasi della preparazione del palco. Ma che cosa si aspettano queste persone dal Papa? Adriana Masotti lo ha chiesto a mons. Emilio Pastormerlo, portavoce del vescovo di Vigevano e direttore dei media diocesani: RealAudioMP3

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R. - La gente, man mano che le ore passano e il momento si avvicina, è sempre più entusiasta per questa venuta di Papa Benedetto XVI. E’ bellissimo leggere i pensieri che i bambini hanno scritto al Santo Padre e certamente glieli invieremo. Li abbiamo messi anche nel nostro sito Internet. Sono pensieri molto semplici, spontanei: chiedono al Papa quante volte si confessa, quante volte prega. Un bambino addirittura dice: “I miei genitori si sono separati. Preghi perché possano tornare insieme”.

 
D. - Qual è stata l’esperienza fatta da voi nel preparare questa visita, intendendo anche l'esperienza spirituale…

 
R. - Dal punto di vista spirituale, certamente la Chiesa vigevanese è stata subito coinvolta dal nostro vescovo in un cammino che sottolineasse che la visita di Benedetto XVI è una visita pastorale del Papa alla Chiesa vigevanese. E questa è la cosa più importante. Per l’aspetto spirituale, siamo stati “fortunati”, perché c’è stato tutto il periodo quaresimale, che a maggior ragione si è prestato ad una preparazione spirituale, anche nel segno della carità, della solidarietà, come dono che vorremmo offrire alla carità del Papa, come segno, come ricordo di questa visita.

 
D. - Il vescovo, mons. Baggini, ha chiesto ai suoi diocesani uno stile di vita più sobrio, più essenziale, anche in vista della visita del Papa. Come è stato accolto questo invito?

 
R. - E’ stato l’invito che ha caratterizzato soprattutto il cammino quaresimale ed è stato un invito, oserei dire, provvidenziale, nel senso che è logico che quando accadono queste cose siamo un po’ tutti tentati di lasciarci prendere da un’organizzazione concreta. Dobbiamo però ringraziare il nostro vescovo, che ha saputo sempre indicarci una linea diritta, quella appunto di uno stile di vita più sobrio. Bisogna vivere, quindi, questa visita del Santo Padre nel segno di una ricchezza spirituale, di un approfondimento spirituale, proprio passando ad uno stile di vita più sobrio, perchè il nostro dono di carità, che vorremmo dare al Papa, non sia semplicemente un’offerta in denaro per le sue opere di carità, ma sia veramente il frutto di quello che noi abbiamo saputo dare.
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Se, dunque, Vigevano vive l’attesa in un clima di festa, c’è trepidazione anche a Pavia, dove, come riferito, il Papa reciterà i Vespri nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, davanti all’urna che contiene le reliquie di Sant’Agostino. E’ nota l’affinità tra Benedetto XVI e il vescovo di Ippona, vissuto tra il IV e V secolo. Il giovane Joseph Raztinger divenne dottore in Teologia, nel 1953, proprio con una tesi sull’ecclesiologia di Agostino. Sull’importanza di questa presenza del Papa per l’Ordine degli Agostiniani e per la Chiesa pavese, la nostra inviata Adriana Masotti ha raccolto la riflessione del priore generale, padre Robert Prèvost: RealAudioMP3

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R. - Certamente, c’è grande gioia in tutto l’Ordine, in tutta la famiglia Agostiniana, perché questo avvenimento è un momento in cui tutta la Chiesa sarà riunita attorno al nostro Santo Padre Agostino e celebreremo insieme la gioia di questa opportunità.

 
D. - Far incontrare Agostino all’uomo di oggi è l’impegno degli Agostiniani, in particolare a Pavia. Qual è il contributo che il vescovo di Ippona può dare alla ricerca dell’uomo di oggi?

 
R. - Questa è una domanda forse un po’ complessa, perché Sant’Agostino scrisse tanto e noi pensiamo che abbia tanto da dire al mondo di oggi, all’uomo di oggi e alla Chiesa di oggi. Io comincio sempre con il valore della persona umana. Agostino è un ponte: tutti gli uomini cristiani e non cristiani, credenti e non credenti, possono trovare in Agostino qualcuno che ha condiviso l’esperienza di essere umano, che ha dovuto cercare, che ha dovuto lavorare tanto, per trovare la verità della sua vita. Quindi, l’inizio della storia della conversione di Agostino è la storia di tutti gli uomini. Agostino, come teologo e come filosofo, come uomo di fede, come uomo di Chiesa, ha tanto da offrire a tutti noi.

 
D. - Benedetto XVI sta facendo, mi sembra, un buon servizio nella diffusione del pensiero agostiniano. E’ possibile citare quale elemento di Sant’Agostino si può appunto ravvisare, o quali elementi, nel magistero del Papa?

 
R. - Penso che ci siano alcuni punti dove il Papa in modo particolare si riferisca a Sant’Agostino, al suo pensiero. La figura di Gesù Cristo, unico Salvatore, Gesù Cristo Salvatore del mondo, la dottrina della Chiesa, la sua ecclesiologia. Sant’Agostino riflettendo sul ministero della Chiesa - nel servizio, nel suo ruolo di carità - è un grande dottore per la Chiesa. Si potrebbe parlare anche di Agostino e dell’Eucaristia, Sacramentum Caritatis. Il titolo del documento del Santo Padre ripropone parole che si trovano anche in Sant’Agostino. Quindi, questi sarebbero alcuni dei punti dove la dottrina di Agostino coincide perfettamente con il magistero del Santo Padre e della Chiesa.
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Ricordiamo che la nostra emittente seguirà oggi in radiocronaca diretta, in lingua italiana, la Messa di Benedetto XVI nella Piazza Ducale di Vigevano a partire dalle ore 17.20 sull’onda media di 585 kHz e sulla modulazione di frequenza di 105 MHz. La Messa di domani mattina a Pavia sarà seguita dalla Radio Vaticana a partire dalle ore 10.20 sempre sull’onda media, sulle onde corte e sulla modulazione di frequenza di con commento in lingua italiana, francese e portoghese.







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