Portogallo A plenaria vescovi ribadiscono no a legge sull’aborto
FATIMA, 20 APR ’07 - I vescovi del Portogallo ribadiscono la loro ferma condanna
della legalizzazione dell’aborto approvata dal Parlamento e confermata dal referendum
dell’11 febbraio scorso. Lo ha riaffermato il Presidente della Conferenza episcopale
portoghese (CEP), mons. Jorge Ortiga, aprendo lunedì i lavori dell'assemblea plenaria
in corso fino ad oggi a Fatima. "La Chiesa continuerà a restare fedele alla sua missione
di annuncio del Vangelo della vita nella sua pienezza e di denuncia degli attentati
contro di essa", ha detto l’ arcivescovo di Braga, sottolineando che la legge, promulgata
il 10 aprile dal Presidente Anibal Cavaco Silva, è ingiusta anche perché “non si limita
solo a depenalizzare l'aborto, ma vuole fare di questa pratica un diritto, una condotta
legale". Il Presidente della CEP ha inoltre ricordato che ci sono “valori e cause
che non si perdono mai” e che, "al contrario, la loro importanza appare in tempi di
crisi" aggiungendo che la Chiesa portoghese vigilerà sul rispetto dei limiti legali
alla pratica dell'aborto, come l'obiezione di coscienza da parte dei medici. "Tutte
le misure di sostegno alla maternità avranno il nostro appoggio, da qualsiasi parte
vengano", ha sottolineato. Al centro dei lavori della plenaria dei vescovi portoghesi
vi è il piano di azione pastorale per il triennio 2005-2008 centrato sul tema della
trasmissione della fede nella società portoghese. In particolare, tra gli argomenti
all’esame dei vescovi figura un documento sulla trasmissione della fede e la formazione
dei laici. All’ordine del giorno anche la formazione dei presbiteri e i programmi
di formazione catechistica e di educazione morale e religiosa cattolica e l’approvazione
di due documenti per il 40º anniversario dell’Enciclica "Populorum Progessio" e il
20 º della "Sollicitudo rei socialis". (Zenit; Fides – ZENGARINI)