2007-04-18 15:29:41

Mai deciso di chiudere la rivista cubana “Vitral”: così il vescovo della diocesi di Pinar del Rio, mons. Jorge Enrique Serpa Pérez 


"In nessun momento si è parlato di chiudere la rivista Vitral (...) come ha informato la stampa basandosi, purtroppo, su notizie fornite in modo non corretto”. Così si legge in un comunicato del vescovo della diocesi di Pinar del Rio, mons. Jorge Enrique Serpa Pérez, che ricorda di aver chiesto che la pubblicazione fosse concorde sempre con la "verità del Vangelo e della Dottrina sociale della Chiesa senza peraltro cadere nell'uso di espressioni aggressive e contestatarie". Non solo: mons. Serpa spiega che il N° 78 della rivista “Vitral”, edizione presentata come "ultima per mancanza di risorse", ha avuto la sua approvazione "indipendentemente dal contenuto, tranne la pagina 61 che è stata aggiunta successivamente" a sua insaputa. Il comunicato del vescovo precisa che in nessun momento si è posto la questione della chiusura del Centro di formazione civica e religiosa, organismo ecclesiale dal quale dipende il Comitato di redazione di “Vitral”. Anche quest'informazione, sottolinea il comunicato, costituisce una mancanza di rispetto per la verità. Mons. Serpa, insieme con il Consiglio presbiterale, ricorda di aver preso parte alla riunione del Centro e del Comitato di redazione dove sono stati discussi i problemi finanziari della pubblicazione, circostanza in cui "è stato deciso che nell'eventualità in cui tutte le altre alternative fossero improduttive, alla fine del mese d’aprile, nel momento della pubblicazione della rivista" fosse inclusa una nota sulle difficoltà logistiche. Invece, il mensile è stato pubblicato la prima settimana del mese e ciò che diceva sui suoi problemi finanziari è stato addirittura anticipato alla stampa internazionale. "Non conosco la ragione di tanta urgenza nel parlare della questione", aggiunge mons. Serpa, nominato vescovo nel dicembre 2006 dopo la rinuncia per raggiunti limiti di età di mons. José Siro. "Ogni diocesi revisiona le sue strutture pastorali e i suoi contenuti e cerca, insieme con i suoi sacerdoti, religiosi, religiose e laici, ciò che è meglio per la pastorale diocesana. Così è stato fatto, spiega mons. Serpa, anche con il Centro per la formazione civica e religiosa, procedendo a ridistribuire compiti e contenuti tra le commissioni diocesane corrispondenti (...) tenendo sempre presente che la cosa più importante è la missione (...) e che il dinamismo del lavoro pastorale va portato a compimento con ardore e con tutti coloro che abbiano un vero spirito ecclesiale". (A cura di Luis Badilla)







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