Mons. Migliore all'ONU: promuovere la dignità dell’uomo per raggiungere un vero sviluppo
L’educazione è il miglior investimento per lo sviluppo: è quanto sottolineato dall’arcivescovo
Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite
di New York nel suo intervento alla 40.ma sessione della Commissione ONU per la Popolazione
e lo Sviluppo. Il presule ha ribadito l’importanza di politiche centrate sulla dignità
della persona umana, soprattutto in un mondo che nel 2050 raggiungerà i 9 miliardi
di abitanti: una cifra - ha sottolineato - che smentisce tra l'altro la necessità
di regolare l'incremento demografico delle popolazioni nazionali come proposto nel
passato da opinioni estremiste. Ha così ricordato che, proprio quest’anno, ricorre
il 40.mo dell’Enciclica Populorum Progressio, nella quale Paolo VI indica nelle
persone e nelle società i soggetti protagonisti dello sviluppo. Si è così soffermato
sull’invecchiamento della popolazione, soprattutto nell’Occidente industrializzato.
In tale contesto, mons. Migliore ha auspicato che i governi lavorino per la difesa
della dignità umana ad ogni stadio della sua età, trovando soluzioni eque e non meramente
pragmatiche. Di qui la speranza che possa essere promossa una reale solidarietà intergenerazionale.
L’osservatore vaticano ha poi messo l’accento sul ruolo dell’alfabetizzazione, soprattutto
delle donne, quale strumento di sviluppo. Ha quindi criticato duramente l'inaccettabile
pratica dell'eliminazione dei feti, specialmente di bambine, per limitare la crescita
della popolazione. Guardando in particolare all’Africa, il presule ha affermato che
l’educazione e il capitale umano sono il miglior investimento per il futuro del continente.
(A cura di Alessandro Gisotti)