2007-04-11 13:58:06

Pubblicato il programma del viaggio del Papa in Brasile dal 9 al 14 maggio


La Sala Stampa vaticana ha pubblicato oggi il programma della visita pastorale del Papa in Brasile dal 9 al 14 maggio in occasione della quinta Conferenza generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi. Il servizio di Sergio Centofanti. RealAudioMP3

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 Si tratta del sesto viaggio di Benedetto XVI fuori dall’Italia dopo la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, la visita nella terra di Giovanni Paolo II, la Polonia, l’Incontro mondiale delle Famiglie a Valencia, in Spagna, e le visite nella sua Baviera e la Turchia. Il Papa partirà dall’aeroporto di Fiumicino nella mattina di mercoledì 9 maggio alla volta di San Paolo: qui saluterà i brasiliani dal balcone del Monastero di San Benedetto. Il 10 maggio incontrerà per una visita di cortesia il presidente brasiliano Inácio Lula da Silva e subito dopo i rappresentanti di altre confessioni cristiane e di altre religioni. In serata l’incontro con i giovani nello Stadio municipale “Paulo Machado de Carvalho”. Venerdì 11 maggio il Papa presiederà in mattinata la Messa per la canonizzazione del Beato Frei Galvão, religioso francescano vissuto tra il 1700 e il 1800. Nel pomeriggio l’incontro con i vescovi del Brasile nella Catedral da Sé a San Paolo e poi la partenza per Aparecida. Sabato 12 maggio Benedetto XVI incontrerà la Comunità della Fazenda da Esperança e in serata nel Santuario dell’Aparecida guiderà il Rosario con i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i diaconi. Domenica 13 Maggio, memoria della Beata Vergine di Fatima, il Papa presiederà alle 10.00 nel piazzale di fronte al Santuario dell’Aparecida la Messa di inaugurazione della V Conferenza generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi. In serata la partenza per l’Italia e l’arrivo all’aeroporto di Roma-Ciampino previsto alle 12.45 di lunedì 14 maggio. Ma come attende il Brasile il Papa? Giovanni Peduto lo ha chiesto all’arcivescovo di Aparecida, Raymundo Damasceno Assis: R. – Lo aspettiamo con molta gioia, con molto entusiasmo, e siamo uniti in preghiera in Brasile, perché questo viaggio produca i migliori frutti per la Chiesa in tutto il nostro continente.
 D. – Quali sono in questo momento le principali sfide della Chiesa brasiliana?
 R. – Noi abbiamo molte sfide nella Chiesa in Brasile, ma non soltanto in Brasile, in tutta l’America Latina. Abbiamo il problema delle sette, che sono numerose in America Latina e fanno proseliti. Cercano, quindi, di convertire il numero più grande possibile di battezzati della nostra Chiesa perchè entrino a far parte delle loro comunità. Questa è una sfida molto grande che dobbiamo affrontare nel nostro lavoro pastorale, per scoraggiare questa uscita dei nostri fedeli. C’è poi la sfida della crisi delle famiglie, la sfida della violenza giornaliera indiscriminata in tutte le grandi città dell’America Latina, la sfida di una mancanza di approfondimento della fede e della conoscenza religiosa da parte dei nostri fedeli, la sfida della povertà. Gran parte, infatti, della nostra popolazione vive ancora in una situazione di povertà molto grande. Sono tante le sfide, che certamente saranno oggetto di riflessione, di preoccupazione della V Conferenza del CELAM.
 
D. – Quale parola, quale incoraggiamento, in questo contesto, attendete da Benedetto XVI?

 R. – La missione fondamentale del Santo Padre è di confermare tutti noi nella fede. Lui è il centro visibile della fede nella Chiesa. Ci aspettiamo dal Santo Padre una parola che illumini la Chiesa in America Latina. Certamente sarà una parola che andrà a guidare i lavori della V Conferenza del CELAM, una parola di speranza e una parola di incoraggiamento per tutta la Chiesa e, sicuramente, una parola che rinnoverà lo spirito missionario, evangelizzatore, di tutti i battezzati, di tutti gli agenti pastorali nella Chiesa dell’America Latina.
 
D. – L’Assemblea del CELAM come può rilanciare la Chiesa in America Latina?

 R. – E’ importante che questa conferenza ci aiuti ad approfondire la nostra adesione a Gesù Cristo e, allo stesso tempo, ci incoraggi ad essere missionari nel mondo di oggi, nel mondo della famiglia, del lavoro, nel mondo sociale, dove ognuno vive e lavora. E’ importante questa coerenza tra la fede che si proclama e si celebra nella Chiesa e la fede che si deve vivere nell’ambiente sociale, dove ogni battezzato, ogni cristiano, vive e agisce.
 
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