2007-04-05 14:13:43

Aperte a Gerusalemme le celebrazioni del triduo pasquale, mentre tornano i pellegrini in un clima di fiducia  


Boom di pellegrini a Gerusalemme, grazie anche alla concomitanza della Pasqua ortodossa. Lo rende noto all’agenzia Sir padre Pierre Grech, segretario generale della Conferenza dei vescovi latini delle regioni arabe (CELRA), secondo cui “alberghi e case religiose sono piene di pellegrini”. Intanto, con la Messa in Coena Domini celebrata questa mattina nella Basilica del Santo Sepolcro, si sono aperte a Gerusalemme le celebrazioni del triduo pasquale. E’ la triplice Processione del Santissimo Sacramento attorno alla cappella dell’Anastasi, che si conclude con la collocazione della pisside all’interno di essa, proprio sul sepolcro vuoto di Gesù, il momento più struggente della celebrazione. “In questo modo risplendono – afferma la liturgia – l’unità del mistero pasquale e la relazione tra la mensa del Signore e il sacrificio della Croce”, che sarà commemorato domani sul Calvario. Ha presieduto la Celebrazione Eucaristica e guidato la Processione il Patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, che ha avuto vicini come concelebranti l’arcivescovo Antonio Franco, nunzio e delegato apostolico, il vescovo coadiutore, Fouad Twal, e i vescovi ausiliari, Kamal Hanna Batish e Giacinto Marcuzzo, il vescovo Gerald Richard Barnes di San Bernardino, negli Stati Uniti, e moltissimi sacerdoti della diocesi patriarcale. La Basilica era colma di fedeli, non solo cattolici ma anche ortodossi, perché, conclusasi la processione, patriarchi e vescovi delle chiese ortodosse di vari riti hanno dato inizio alla celebrazione della divina liturgia in memoria dell’Ultima Cena. Sono proprio le molteplici funzioni negli stessi spazi della Basilica che hanno imposto il cosiddetto “status quo”, un regime che disciplina i tempi per la loro effettuazione; e questo spiega anche la ragione per cui la Messa in Coena Domini, non solo viene celebrata la mattina presto di giovedì, ma include, dopo la lavanda dei piedi e il rinnovo delle promesse sacerdotali, la benedizione degli olii per gli infermi e i catecumeni e la consacrazione del crisma. La Processione Eucaristica, che è momento altissimo di fede del giovedì santo nell’Anastasi, tra effluvi di incenso e il canto del "Lauda Sion Salvatorem", del "Pange Lingua" e del "Salutis humanae sator", è stata seguita anche da moltissimi fedeli ortodossi, venuti per le loro funzioni, che si sono così accostati alla liturgia latina. Altre due cerimonie segnano questa giornata a Gerusalemme. Nel primo pomeriggio, la commemorazione dell’Ultima Cena nel Cenacolo, ove avvenne, protagonisti i Frati Minori francescani, guidati dal custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, che in serata, nella Basilica del Getsemani, presiederà la tradizionale Ora Santa di adorazione. (A cura di Graziano Motta) 
 







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