2007-03-31 15:26:31

I vescovi dello Zimbabwe: il Paese è in una crisi profonda, politica e morale


Domani, in tutte le parrocchie dello Zimbabwe verrà letta la lettera che i vescovi hanno indirizzato ai fedeli a proposito della realtà che sta vivendo il Paese. La lettera è intitolata “Dio ascolta il grido degli oppressi” ed annota subito come una “ridotta minoranza della popolazione è diventata molto ricca da un giorno all’altro, mentre la maggioranza sta languendo nella povertà”. “Si è così creata una forte disparità tra ricchi e poveri – affermano i presuli; il nostro Paese è in una crisi profonda”, “una crisi della capacità di governo e una crisi di leadership” che è anche “una crisi morale e spirituale”. In tale contesto l’episcopato chiede l’elaborazione di una nuova Costituzione per far uscire il Paese dalla crisi. La lettera pastorale elenca poi nel dettaglio i settori più in crisi, come la sanità, la scuola, i servizi, e ritiene un fallimento la riforma agraria imposta dal governo nel 2000. A seguito di tale riforma agraria, iniziata sette anni fa, si legge nella lettera pastorale, “oggi diverse persone vanno a dormire affamate e di giorno si svegliano senza lavoro. Centinaia di aziende sono state costrette a chiudere” e “l’80 per cento della popolazione dello Zimbabwe è senza impiego”. In tale situazione, la speranza viene da Dio che “ascolta il grido degli oppressi” ricordano i vescovi, che invitano a “gesti concreti per tenere viva” questa speranza. Per tale motivo, per il prossimo 14 aprile, è stata indetta una giornata di preghiera e di digiuno per lo Zimbabwe, che sarà seguita, in tutte le parrocchie, da un momento di preghiera il venerdì delle successive settimane. (A.M.)








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