2007-03-31 14:09:40

Dal Papa i vescovi siciliani per la visita ad limina: intervista con il vescovo di Caltanissetta Mario Russotto


Stamane Benedetto XVI ha continuato a ricevere alcuni presuli della Conferenza episcopale della Regione siciliana per la visita “ad Limina”. Sulle sfide che la Chiesa deve affrontare in questa terra ascoltiamo il vescovo di Caltanissetta Mario Russotto, intervistato da Fabio Colagrande: RealAudioMP3
 
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R. - La sfida più grande che stiamo affrontando è proprio quella dell’educazione e della formazione a partire dalla centralità della parola di Dio. E' importante segnare e tracciare delle strade, strade di vita, strade di pace, strade di concordia e di responsabilità e noi lo stiamo facendo a Caltanissetta a partire proprio dalla scelta della Parola di Dio. In più di 300 fra quartieri e condomini della diocesi, teniamo dei cenacoli del Vangelo, proprio per elevare il grado di formazione religiosa e culturale della gente, oltre a tutta un’attività che stiamo portando avanti anche di formazione cristiana per l’ impegno sociale. Perché solo così possiamo aprire strade di speranza alla nostra gente.

 
D. - Come vescovo impegnato nella pastorale famigliare cosa pensa del clima, anche aspro, in cui si sta svolgendo questo dibattito anche politico in Italia?

 
R. - Io penso che noi, come Chiesa, dobbiamo annunciare ancor di più la bellezza e il Vangelo del matrimonio, il Vangelo della famiglia. Allora sarà per irradiazione fascinosa che la famiglia cristiana, cioè la famiglia unita in matrimonio fra un uomo e una donna, benedetto da Dio, e fondata sui valori della fedeltà e sui valori del Vangelo, solo per irradiazione fascinosa la famiglia sarà testimone della bellezza di Dio e dunque missionaria.

 
D. - Nella pastorale famigliare, nella pastorale giovanile, nella sua diocesi come va la collaborazione con i laici, ci sono esperienze in questo senso che lei vuole sottolineare in qualche modo?

 
R. - Sì, per esempio un’iniziativa che noi portiamo avanti ogni anno, adesso la celebreremo il 6 maggio, è quella che io ho chiamato IGF, "Insieme giovani e famiglie". E’ una giornata di studio, di riflessione, di confronto, di preghiera, fra i giovani della diocesi e le famiglie. Questo è un momento di incontro anche intergenerazionale molto bello che riapre sul serio, non solo al dialogo, le famiglie e dunque le generazioni, genitori e figli, alla speranza di una nuova società fondata proprio sulla civiltà dell’amore.

 
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