Il rammarico della Santa Sede per il rinvio dei negoziati con la Delegazione israeliana
su questioni fiscali e di proprietà della Chiesa cattolica in Terra Santa
Domani non si svolgerà la riunione plenaria della Commissione Bilaterale Permanente
di Lavoro tra la Santa Sede e lo Stato d’Israele, programmata in Vaticano allo scopo
di trattare alcune questioni relative all’Accordo Fondamentale, firmato dalle due
parti il 30 dicembre 1993. La Delegazione israeliana ha comunicato lunedì scorso
l’impossibilità di partecipare alla riunione, a causa di contingenze politiche internazionali.
“La Santa Sede – afferma oggi un comunicato della Sala Stampa vaticana - pur comprendendone
le ragioni, ha preso atto con rammarico della circostanza e attende di poter concordare
al più presto con la Parte israeliana la nuova data della convocazione della Plenaria”.
Al centro dei lavori figurava l’Articolo 10, laddove la Santa Sede e lo Stato d'Israele
s’impegnano a negoziare “in buona fede un accordo complessivo, che contempli soluzioni
accettabili da ambo le parti su punti non chiari, non fissati o discussi a proposito
della proprietà e di questioni economiche e fiscali che riguardano in generale la
chiesa cattolica o specifiche comunità o istituzioni cattoliche”.