2007-03-26 15:06:18

TAILANDIA Incontro annuale dei vescovi con le comunità etniche tailandesi




BANGKOK, 27 mar ’07 – Rafforzare l’unione tra le comunità etniche in Thailandia, educarle sulle leggi dello Stato che le riguardano e allo stesso tempo imparare da loro il rispetto per il territorio. Sono alcuni dei punti affrontati all’annuale incontro organizzato dalla Commissione per i gruppi etnici della Conferenza episcopale thailandese (Cbct), svoltosi nel distretto di Mae Sod, provincia di Tak. Il tema scelto per questa edizione, cui hanno partecipato 80 rappresentanti di 6 diverse tribù, è stato: “Rafforzare la vita all’interno della società thai attraverso gli intellettuali”. Scopo dell’iniziativa, spiega all’agenzia Asianews padre Augustine Prasit Ruchirat, segretario generale della Commissione episcopale per i gruppi etnici, “è creare una rete tra le varie tribù perché la comunità si rafforzi e sia in grado di reggersi da sola”. “Su richiesta dei partecipanti - continua il sacerdote - si è parlato dell’applicazione della legge sulla proprietà terriera per i tribali privi di carta di identità”. Sono intervenuti anche funzionari governativi che hanno invitato i tribali a “valorizzare le foreste in cui vivono e ad aiutare le istituzioni a proteggere le risorse naturali della zona”. Un noto intellettuale di etnia karen, Prut Odochau, suggerisce, però, non solo di educare, ma anche di imparare dalle popolazioni tribali. “La comunità tribale ha leggi e ordini che bisogna seguire e che aiutano a conservare il patrimonio naturale del Paese”.
Secondo dati ufficiali del 2005, in Thailandia si contano 6 gruppi etnici principali, che vivono sulle colline del nord: karen, hmong, lahu, mien, akha e lisu. Si tratta di comunità semi-nomadi Tibet, Myanmar e Cina, in fuga da guerre e persecuzione politica e che in tutto contano 923.257 persone.
(Asianews – ZENGARINI)








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