STATI UNITI Arcivescovo vieta Messa a simposio su omosessualità
MINNEAPOLIS, 27 mar ’07 - L’organizzazione “New Ways Ministry” ha più volte
espresso posizioni in aperto contrasto con gli insegnamenti della Chiesa in materia
di omosessualità. Così l’arcivescovo di St. Paul-Minneapolis Harry J. Flynn ha motivato
la sua decisione di vietare la celebrazione della Santa Messa a un simposio nazionale
svoltosi nei giorni scorsi nella città su cattolicesimo e omossessualità. All’incontro
hanno partecipato 500 persone tra cui anche due vescovi. Ad organizzare l’evento era
appunto “New Ways Minitry”, un’organizzazione cattolica non ufficiale fondata nel
1977 da due religiosi, Suor Jeannine Gramick delle Suore di Notre Dame e il salvatoriano
padre Robert Nugent, già oggetto in passato di provvedimenti da parte della Congregazione
per la Dottrina dell Fede per le le loro attività e prese di posizione sui temi dell'omosessualità
e della cura pastorale degli omosessuali. In una dichiarazione, pubblicata al termine
del simposio sul quotidiano diocesano “The Catholic Spirit”, mons. Flynn spiega che,
dati i noti orientamenti di “New Ways Ministry” e i titoli delle relazioni in programma,
era prevedibile che il simposio avrebbe espresso tesi in contrasto con gli insegnamenti
della Chiesa cattolica”. Autorizzare la Messa avrebbe potiuto essere quini “interpretato
come un tacito avallo a favore di questi orientamenti e avrebbe creato confusione
e scandalo tra i fedeli”. La decisione, preannunciata lo scorso febbraio, era stata
criticata dal direttore dell’organizzazione, Francis De Bernardo il quale aveva obiettato
che “essa avrebbe provocato una grande sofferenza tra i fedeli”. Nella sua nota, mons.
Flynn ha puntualizzato, da parte sua, che “Le persone con orientamenti omosessuali
sono certo figli di Dio e non dei reietti”, ma che le verità della Chiesa cattolica
devono essere rispettate. (Cns – ZENGARINI)