Stati Uniti: il presidente dei vescovi, mons. Skylstad, chiede una legge di bilancio
più attenta ai deboli
Il presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (USCCB), mons. William
Stephen Skylstad, ha espresso l’auspicio che la prossima legge di bilancio federale
2008 ponga tra le sue priorità l’aiuto alle famiglie povere e svantaggiate, la salute
e il sostegno allo sviluppo dei Paesi poveri. In una lettera inviata ai rappresentanti
e ai senatori del Congresso, il vescovo di Spokane ha ricordato che la definizione
delle priorità finanziarie per ogni anno fiscale “non è solo una scelta politica,
ma anche morale”. Secondo il presule, infatti, “venire incontro ai bisogni umani fondamentali
è una priorità etica e fiscale vincolante”. “Compito centrale di un governo – si legge
nel documento – è di trovare risorse sufficienti per intraprendere azioni per il bene
comune”. In questo senso, è indispensabile prevedere entrate fiscali per sopperire
ai bisogni fondamentali per la vita e la dignità delle persone più deboli, come la
casa, il lavoro, un’educazione di qualità e la salute. Troppo spesso, invece, i più
vulnerabili nella società vengono trascurati nel dibattito politico, perché – ha spiegato
mons. Skylstad – non hanno l’appoggio delle lobby. Di qui, in conclusione, l’appello
a non dimenticare “gli ultimi” nel prossimo dibattito parlamentare. (L.Z.)