Boom di vendite per la Sacramentum caritatis, mentre cresce l’attesa per la
pubblicazione di Gesù di Nazareth. Ce ne parla il direttore della Libreria
Editrice Vaticana, don Claudio Rossini
Successo di vendite, ad una settimana dalla presentazione ufficiale, per l’esortazione
apostolica postsinodale Sacramentum caritatis. La Libreria Editrice Vaticana
rende noto che sono oltre 220.000 le copie vendute nel giro di pochi giorni. Su questo
nuovo boom editoriale di un documento di Benedetto XVI, dopo la Deus caritas est,
Alessandro Gisotti ha intervistato il direttore della Libreria Editrice Vaticana,
donClaudio Rossini:
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R. – Da parte della stampa e dei mezzi di informazione si è vista un’eccessiva
riduzione di tutto l’insieme degli argomenti presentati qui in 160 pagine su alcune
tematiche specifiche legate all’attualità sociale, politica, dell’Italia. Per cui
l’informazione è stata schiacciata troppo. Pensavamo noi, lavorando nella casa editrice,
che questo diventasse un handicap per le vendite. In realtà, probabilmente, questo
gioco creato dai mezzi di informazione di schiacciare l’informazione, da un lato ha
invogliato molti a dire vediamo un po’ se è davvero così. E stiamo assistendo a questo
interessante boom di vendite, che ci sta obbligando a far “cigolare i torchi”, come
dicevano una volta.
D. – Si può dire che in un periodo
nel quale spesso si assiste alla distorsione da parte dei media delle parole del Papa,
c’è però anche molta voglia da parte dei fedeli di andare alle fonti…
R.
– Questo credo che noi lo stiamo toccando con mano ogni giorno, almeno qui da questa
postazione un po’ particolare che è la Libreria Editrice Vaticana, dove si percepisce
questo estremo interesse, questa grande domanda di leggere che cosa il Papa ha scritto,
che cosa il Papa dice, al di là delle varie riduzioni, aggiustamenti su particolari
tematiche sociali, politiche, economiche o altro. Ci arrivano richieste dalle case
editrici di tutto il mondo, di rendere disponibili in tante lingue i testi del magistero
di Benedetto XVI fin dall’inizio, fin dai suoi primi passi, dai suoi primi discorsi.
Tutti questi segnali dicono che al di là delle eventuali distorsioni, al di là dei
silenzi che ci possono essere, c’è un passaparola, c’è una corrente sotterranea che
fa sì che la parola del Papa sia richiesta, sia ricercata, sia approfondita.
D.
– Tra poche settimane, dopo Pasqua, verrà pubblicato il libro “Gesù di Nazareth”.
Si prevede già un boom editoriale per questa opera di Benedetto XVI?
R.
– Di questo possiamo essere più che sicuri, perché l’Editrice Rizzoli, che sta curando
la preparazione del testo italiano, ha già coperto abbondantemente tutte le lingue
principali e ha ricevuto richieste dalla Serbia, dalla Grecia, dalla Corea, dal Giappone,
dalla Russia. A fine febbraio eravamo già a quota 20-22 contratti già siglati per
rendere disponibile questa parola, questa riflessione, questo ritratto che il teologo
diventato Papa ci vuole presentare sulla figura di Cristo, dopo 50 anni e più di ricerche,
di studi, di letture, di meditazioni personali. Quindi, ci stiamo preparando tutti
a leggere, ad accogliere questo testo, come una chiave di volta per capire come oggi
ci si collochi davanti alla figura di Gesù. **********