Ci sia unità tra insegnamento teologico e servizio pastorale nella Chiesa: così il
Papa ai docenti della Facoltà teologica di Tubinga
Caloroso incontro oggi in Vaticano fra il Papa e i docenti della Facoltà teologica
di Tubinga. Un’occasione per Benedetto XVI per ribadire che la teologia deve essere
a servizio della Chiesa e del Popolo di Dio. Ci riferisce in proposito Tiziana Campisi:
********** E’
stata una visita che ha particolarmente rallegrato Benedetto XVI, stamani, quella
dei docenti della Facoltà teologica di Tubinga. Il Papa ha confessato scherzosamente
che l’incontro, facendolo tornare ai tempi del suo insegnamento all’Università di
Tubinga, lo ha fatto sentire più giovane. Quindi ha confidato che aveva visto nell’insegnamento
la propria vocazione. “Ma la volontà di Dio voleva altra cosa!” ha aggiunto. La teologia,
ha sottolineato il Santo Padre, non è una scienza per pochi, essa è importante per
tutti: risponde infatti alle domande che l’umanità si pone e chiarisce i contenuti
della Verità. Un impegno grande, dunque, quello della teologia, che non va dimenticato
e cui essa stessa deve adempiere. Una scienza che non deve fermarsi ad analisi condotte
con metodo, ma che deve porgere risposte alle domande fondamentali di oggi. Per il
Papa l’incontro di questa mattina è un segno dell’unità interiore che sussiste fra
l’insegnamento della teologia e il proprio servizio pastorale come Pontefice. Il teologo,
ha proseguito il Santo Padre, deve chiedersi sempre se quanto scrive corrisponda al
vero e quanto sia importante per il mondo contemporaneo. Benedetto XVI ha poi aggiunto
che deve esserci pure unità fra insegnamento teologico e servizio pastorale nella
Chiesa; per l’uomo, per il mondo e per il nostro futuro. La teologia ha bisogno del
coraggio di fare domande ma deve anche ascoltare devotamente le risposte della fede
cristiana, ha concluso il Santo Padre, e questo perché essa non resti al chiuso delle
università ma aiuti anche a vivere.*********