Zimbabwe: sempre più grave la situazione politica ed economica
Si aggrava sempre di più la situazione economica e politica dello Zimbabwe. Il regime
del presidente, Robert Mugabe, porta avanti una feroce repressione contro qualsiasi
forma di opposizione. Il governo di Harare, irritato dalle critiche della comunità
internazionale, ha minacciato l’espulsione degli ambasciatori sospettati di simpatizzare
per il Movimento per il cambiamento democratico, sostenuto da Morgan Tsvangirai. Per
un quadro della situazione nel Paese, Stefano Leszczynski ha intervistato Massimo
Alberizzi, africanista del Corriere della Sera:
*********** R. - La situazione
si deteriora ogni giorno di più, l'inflazione è del 4.000 per cento. Quella giornaliera
è più del 100 per cento. Quindi, la situazione è veramente grave perchè la gente non
ha più soldi e si sta veramente innervosendo e infuriando sempre più.
D. -
E’ questo che alimenta l’opposizione nel Paese?
R. - Sì, questo alimenta l’opposizione
ma non solo questo, perchè poi c'è anche la corruzione. La gente vede la classe dominante
dei politici, che sono gli amici, i familiari di Mugabe, i capi o i seguaci del suo
partito, che invece si arricchisce con la corruzione.
D. - La repressione del
regime di Mugabe nei confronti dell'opposizione ha suscitato molto scandalo in ambito
internazionale. Questa oppressione, questi occhi del mondo sullo Zimbabwe potranno
servire a qualcosa?
R. - Spero di sì, anche se dubito. A questo punto, non
resta che vedere se la pressione internazionale potrà riuscire a isolare Mugabe. E’
l’unico modo, perchè altrimenti lui non cederà mai il potere. ***********