2007-03-17 12:11:53

Il commento di don Serretti al Vangelo della Domenica


Nella quarta Domenica di Quaresima, la Liturgia ci presenta la celebre parabola della misericordia, quella del figlio prodigo che si allontana dal padre vivendo da dissoluto. Si ritrova a pascolare i porci, affamato e abbandonato da tutti. Al colmo della disperazione rientra in sé e torna a casa. Il padre commosso gli corre incontro e dice:

“Facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento del teologo don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense: RealAudioMP3
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“Tutto avviene nell'irradiazione della paternità” (K. Wojtyla). Ma “nessuno conosce il Padre se non il Figlio” (Mt). E il Figlio ancora una volta è qui a raccontarci del Padre. La nostra distanza è abissale, poiché noi abitiamo in una terra di ombra e di morte: siamo peccatori. Ma il Figlio continua a raccontarci del Padre: di un padre che aveva due figli, di un tentativo ... non riuscito, di staccarsi per sempre dal Padre, di farla finita col Padre. In mille e mille modi ogni giorno, ogni uomo cerca di andarsene via dal Padre, ma non c'è distanza, non c'è peccato, non c'è miseria che possa scalfire la Sua fedeltà paterna, la Sua fedeltà divina, e tutto, tutto continua sempre ad “accadere nella irradiazione della paternità”.

 
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