I vescovi del Messico lanciano un appello in difesa della vita, mentre l’Assemblea
legislativa del Distretto federale valuta se legalizzare l’aborto entro le prime 14
settimane di gestazione
“Lo scopo di una società giusta e includente deve essere sempre la protezione di ogni
essere umano, dal suo concepimento fino alla sua morte”: con queste parole, la Conferenza
episcopale del Messico si è pronunciata con una nota in merito all’iniziativa in discussione
presso l’Assemblea legislativa del Distretto federale per legalizzare l’aborto entro
le prime 14 settimane di gestazione. Il progetto autorizza anche i medici a prescrivere
l’uso della pillola abortiva RU-486, che consente “l’interruzione della gravidanza”
senza mezzi chirurgici. “Di fronte a una tale iniziativa di sterminio, come pastori,
ma soprattutto come esseri umani, siamo obbligati ad alzare la nostra voce in favore
della vita dei più indifesi”: i vescovi messicani spiegano che “con la fecondazione
comincia l'avventura della vita”. “A una tale evidenza di tutti i tempi – precisano
– oggi la scienza continua a offrire nuove conferme: dal primo istante, è presente
il patrimonio genetico di ciò che un essere umano è, con le su caratteristiche ben
precise. Anche se ci fosse il dubbio sul fatto che il frutto del concepimento sia
già una persona, è oggettivamente un peccato grave osare di affrontare il rischio
di un omicidio”. I presuli citano poi l’Istruzione «Donum Vitae», documento fondamentale
del magistero di Giovanni Paolo II, che porta la firma del cardinale Joseph Ratzinger,
allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede. Nel documento, si
ricorda che il diritto alla vita non è subordinato né agli individui, né ai genitori
e tantomeno può essere ritenuto una concessione della società o dello Stato: è, infatti,
un diritto che appartiene alla natura umana stessa ed è inerente alla persona. “Alla
luce della fede, della legge e della ragione – affermano i vescovi messicani – facciamo
un appello urgente ai legislatori, agli scienziati e ai professionisti della salute,
nonché a tutto il popolo del Messico, per riaffermare il nostro impegno con la vita.
Lo scopo di una società giusta ed includente – terminano – deve essere sempre la protezione
di ogni essere umano, dal suo concepimento fino alla sua morte”. (A cura di Luis
Badilla)