La Chiesa rispetta le competenze dello Stato, ma ha il dovere di difendere la verità
sull’essere umano: l’esortazione del Papa nell’udienza al nuovo ambasciatore peruviano,
Alfonso Rivero Monsalve
La Chiesa, “esperta in umanità” insegna che “solo nel rispetto della legge morale,
che difende e protegge la dignità della persona umana, si può costruire la pace” e
un “progresso sociale stabile”. E’ quanto sottolineato da Benedetto XVI nell’udienza
al nuovo ambasciatore del Perù, Alfonso Rivero Monsalve, ricevuto stamani in Vaticano
per la presentazione delle Lettere Credenziali. Il servizio di Alessandro Gisotti:
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Benedetto
XVI ha ribadito l’impegno della Chiesa affinché “ogni peruviano si senta rispettato
nei suoi diritti inalienabili”. I cattolici del Perù, è stata la sua esortazione,
“sono chiamati ad essere fermento del messaggio cristiano nelle sue istituzioni sociali
e nella vita pubblica, per contribuire così alla costruzione di una società più fraterna”.
Il Pontefice non ha mancato poi di soffermarsi sul fenomeno della globalizzazione,
che anche in Perù “incide direttamente sulla persona e i suoi valori”. I peruviani,
ha constatato, sperano di avvantaggiarsi della crescita economica, in modo che la
ricchezza sia distribuita in modo equo.
Il Papa ha
dunque invitato i governi come anche le organizzazioni internazionali a lavorare per
uno sviluppo di tutti i popoli, nella ricerca delle bene comune e in spirito di autentica
solidarietà. Quindi, ha ribadito che la Chiesa riconosce allo Stato le sue competenze
nelle questioni sociali, politiche ed economiche. Tuttavia, ha proseguito, ritiene
un proprio dovere, derivato dalla sua missione evangelizzatrice, “la salvaguardia
e la diffusione della verità sull’essere umano”. Ha così sottolineato che la dignità
della persona e della vita, dal concepimento al suo termine naturale, vanno difese
e protette, come peraltro stabilisce anche la Costituzione peruviana.
Benedetto
XVI ha ricordato la sua visita in Perù nel 1986, quando era prefetto della Congregazione
per la Dottrina della Fede. Viaggio citato anche nel suo discorso dell’ambasciatore
peruviano, che si è augurato che Benedetto XVI possa presto tornare a visitare il
Paese andino. D’altro canto, il diplomatico ha voluto sottolineare la grande gioia
con la quale, in tutto il Sud America, si attende l’arrivo del Papa in Brasile, nel
maggio prossimo, per la Conferenza Generale dei vescovi dell’America Latina e dei
Caraibi.
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L’ambasciatore
Alfonso Rivero Monsalve è nato a Lambayeque, il 4 dicembre 1942. È sposato ed ha due
figli. Nella sua carriera diplomatica, iniziata nel 1967, ha rivestito l’incarico
di ambasciatore in India, Bolivia, Cile, Brasile e Stati Uniti d’America. È stato
inoltre vice ministro e segretario generale degli Affari Esteri.