2007-03-13 07:58:50

Gli Stati Uniti studiano il ritiro dall'Iraq. Migliaia di profughi in Siria


Il Pentagono sta preparando i piani per un ritiro progressivo dall’Iraq se l’invio di altri soldati - deciso dal presidente Bush - non ottenesse l’effetto di diminuire le violenze. Lo ha scritto ieri il Los Angeles Times e lo ha confermato la stessa Casa Bianca. Secondo il giornale, se le operazioni di sicurezza in corso non daranno risultati, il passo successivo sarà il cosiddetto Piano B, cioè quello di diminuire il numero dei soldati statunitensi, spostarli in zone più sicure e costringere gli iracheni ad assumersi la responsabilità di stabilizzare il Paese. Il servizio è di Paolo Mastrolilli: RealAudioMP3

La diaspora irachena sta raggiungendo cifre epocali. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati entro il 2007 le persone in fuga dall’Iraq supereranno i due milioni. Ad oggi tra i Paesi confinanti che ospitano il maggior numero di esuli iracheni sono la Giordania e la Siria. E’ proprio al confine con quest’ultimo paese che si sta creando la situazione più difficile con un afflusso di oltre duemila persone alla settimana che si ammassano nel campo profughi di Al Tanf. Stefano Leszczynski ha intervistato Laura Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati in Italia: RealAudioMP3

E’ stata consegnata ieri mattina, con una cerimonia che si è svolta nella Basilica della Santa Casa di Loreto, la croce di legno che ricorda i caduti italiani a Nassiriya, in Iraq. La croce è stata consegnata dai rappresentanti del Corpo militare della Croce Rossa Italiana all'esercito. Alta tre metri, era situata all'ingresso della tenda usata come cappella nella base di White Horse di Nassiriya, dove erano attivi i militari italiani dell'operazione Antica Babilonia. Ma quale la storia di questa Croce? Massimiliano Menichetti lo ha chiesto all’arcivescovo mons. Gianni Danzi: RealAudioMP3









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