Si acuisce il dramma dei profughi iracheni. Consegnata ai militari italiani la
croce di Nassiriya
Violenza senza sosta in Iraq: l’esercito iracheno ha ucciso 42 insorti e ne ha catturati
53 nel corso di operazioni a Bagdad, Ramadi, Baquba e Kirkuk. Sequestrati anche grandi
quantitativi di esplosivo e armi. Intanto Il governo tedesco respinge quelli che definisce
un ''ricatto'' e una ''strategia dell'escalation'' attuata da gruppi integralisti
islamici che tengono prigionieri due ostaggi tedeschi in Iraq e minacciano di compiere
attentati terroristici in Germania se Berlino non ritirera' le sue truppe dall'Afghanistan.
La diaspora irachena sta raggiungendo cifre epocali. Secondo l’Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati entro il 2007 le persone in fuga dall’Iraq supereranno
i due milioni. Ad oggi tra i Paesi confinanti che ospitano il maggior numero di esuli
iracheni sono la Giordania e la Siria. E’ proprio al confine con quest’ultimo paese
che si sta creando la situazione più difficile con un afflusso di oltre duemila persone
alla settimana che si ammassano nel campo profughi di Al Tanf. Stefano Leszczynski
ha intervistato Laura Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati
in Italia.
E’
stata consegnata questa mattina, con una cerimonia che si è svolta nella Basilica
della Santa Casa di Loreto, la croce di legno che ricorda i caduti italiani a Nassiriya,
in Iraq. La croce è stata consegnata dai rappresentanti del Corpo militare della Croce
Rossa Italiana all'esercito. Alta tre metri, era situata all'ingresso della tenda
usata come cappella nella base di White Horse di Nassiriya, dove erano attivi i militari
italiani dell'operazione Antica Babilonia. Ma quale la storia di questa Croce? Massimiliano
Menichetti lo ha chiesto all’arcivescovo mons. Gianni Danzi