Spagna: L'arcivescovo di Toledo chiede l'abrogazione della legge sull'aborto
MADRID, 7 mar. 07 – “Se al governo spagnolo sta a cuore la vita di ciascun essere
umano, tanto da concedere gli arresti domiciliari ad un terrorista dell’Eta, lo dimostri
veramente modifando la legge sull’aborto che ogni anno provoca la morte di 90mila
innocenti”. L’arcivescovo di Toledo, card. Antonio Cañizares, interviene così sul
dibattito che in questi giorni sta dividendo il paese a metà tra favorevoli alla liberazione
di Inaki de Juana Chaos, terrorista basco che aveva già scontato 18 anni inflittigli
per 25 omicidi, e i contrari. Dopo 115 giorni di sciopero della fame, nei giorni scorsi,
il terrorista è stato scarcerato e posto agli arresti domiciliari per “decisione personale”
del ministro dell'interno Alfredo Perez Rubalcaba, che temeva per la sua vita. De
Juana protestava contro una ulteriore condanna a 12 anni, ridotta in cassazione, per
reati di opinione inflittagli in carcere. “La legge prevede tali sconti solo in caso
di grave infermità” ricorda l’arcivescovo di Toledo. “Il fatto che il detenuto si
sia provocato, per scelta personale, un danno al proprio fisico a causa del digiuno,
non vuol dire che siamo di fronte ad una grava infermità” aggiunge il porporato. “Il
primo che deve avere coscienza è colui che ha commesso efferati delitti. Sono molto
dispiaciuto che le cose si siano confuse” commenta ancora il card. Cañizares. “La
società” conclude l’arcivescovo di Toledo “deve reagire e difendere la vita, la dignità
dell’uomo e lo stato di diritto. I terroristi dell’Eta devono sparire, consegnare
le armi e abbandonare definitivamente la via del terrore”. A seguito della scarcerazione
di Inaki de Juana Chaos nei giorni scorsi decine di migliaia di persone sono scese
in piazza ovunque per chiedere le dimissioni del premier, Jose Luis Rodriguez Zapatero,
già “ferito” dal fallimento del negoziato con l'Eta. (Aci – DIONISI)