2007-03-03 14:10:18

Valorizzare il ruolo delle donne nella società per combattere gli abusi di ogni genere consumati in tutto il mondo contro la dignità femminile: intervento dell’arcivescovo Celestino Migliore all’ONU


La promozione delle donne sarà realizzata non solo tramite la legittima rivendicazione dei diritti delle donne, ma anche attraverso un rinnovato apprezzamento dei valori autenticamente femminili nel cuore delle nostre società. Lo ha sottolineato mons. Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, nel suo intervento ieri, nel Palazzo di Vetro dell’ONU a New York, nell’ambito della Commissione sulla condizione delle donne, dedicata al tema “L’eliminazione di tutte le forme di discriminazione e violenza contro le giovani”. Il servizio di Roberta Gisotti: RealAudioMP3

***********
“Assurdo" – ha commentato l’arcivescovo Migliore – "che il mondo sia ora obbligato ad affrontare nuove forme di violenza e schiavismo" contro le donne, "quando la sensibilità per le questioni femminili appare più forte che mai". In realtà, “ogni giorno, vengono commesse ed anche tollerate - ha ricordato il presule - in molti settori violazioni dei diritti delle donne, delle adolescenti e delle ragazze", che "subiscono nel mondo le conseguenze della prostituzione infantile, dello sfruttamento sessuale, dell’abuso, della violenza domestica, del lavoro minorile e del traffico di esseri umani", mentre "il commercio internazionale sessuale è divenuto un'importante industria". E, “questo traffico – ha denunciato il rappresentante della Santa Sede - viene spesso passato sotto silenzio perché considerato per supposizione parte delle libertà democratiche ed è troppo profondamente radicato nei luoghi o è troppo lucroso per combatterlo”. Bisogna chiedersi - ha detto il presule - perché le donne e specialmente le più giovani sono cosi vulnerabili, di certo per lo status d’inferiorità assegnato alle donne in certi luoghi, fino considerare le bambine un fardello economico da eliminare anche prima della nascita, dove l’aborto è spesso considerato “uno strumento di liberazione, paradossalmente utilizzato da donne contro donne”. Per quanto riguarda poi il traffico di donne e ragazze, non basta per porvi fine, sensazionalizzare la loro tragica situazione; piuttosto - ha spiegato l'osservatore permanente - è necessario riportare indietro la questione al mercato che esiste, dovuto alla domanda che rende questo traffico possibile e proficuo”. Ha raccomandato mons. Migliore di guardare alla complessità del fenomeno, per sostenere queste donne vittime di abusi di ogni genere, aiutandole a tornare a casa salve e senza vergogna, non semplicemente rimpatriandole, o garantendo loro sicurezza nel lavoro all’estero. “Alzare la consapevolezza è un modo semplice ed efficace per combattere il fenomeno a livello locale”, con il supporto di organizzazioni già presenti sul campo, e il coinvolgimento dei politici, nella convinzione che per garantire i diritti delle donne occorre anche valorizzare il loro ruolo nella società.
***********







All the contents on this site are copyrighted ©.