Il Cristianesimo è una novità senza confronti per la storia dell'umanità: così il
cardinale Biffi, nella terza giornata di esercizi spirituali al Papa e alla Curia
Si è svolta, stamani, in Vaticano, la terza giornata di esercizi spirituali tenuta
dal cardinale Giacomo Biffi al Papa e alla Curia Romana. La prima meditazione si è
incentrata sul tema “La ‘scoperta’ del Signore dell’universo, della storia, dei cuori”;
la seconda sul tema: “Noi, gli accadimenti, il creato e l’universale primato di Cristo”.
Il servizio di Alessandro Gisotti:
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Apostoli, ha detto il cardinale Biffi nella prima meditazione, non propongono agli
uomini una religione diversa da quella in cui sono vissuti. Eppure il Cristianesimo
è una novità inconfrontabile che è avvenuta nella storia dell’umanità. E’ un fatto
nuovo. Non a caso, ha proseguito il porporato, la categoria della novità connota tutta
l’esperienza evangelica. Il fatto centrale ed onnicomprensivo è l’irruzione di Cristo
e della sua opera redentrice. Dopo la Pasqua di Risurrezione, ha sottolineato, gli
Apostoli sono costretti a rileggere tutti gli episodi della vita di Cristo. Devono
ammettere che sono entrati in contatto con Qualcuno che sta sopra ogni essere. Nella
seconda meditazione, il cardinale Biffi ha avvertito che soltanto nella centralità
universale di Cristo si può superare l’antinomia tra l’identità cristiana e una volontà
irenica di apertura a tutti. Tutto dall’inizio è stato voluto e pensato a servizio
dell’uomo. Per questo non c’è nel Cristianesimo il precetto di amare il credente,
ma quello di amare il prossimo, perché egli è già immagine di Cristo.***********