2007-02-25 12:09:34

Il Papa all’Angelus invita i fedeli, in questa Quaresima, a guardare a Cristo, morto in croce per noi, e a lasciarci guardare dai suoi occhi misericordiosi


Guardare il Dio dell’amore, morto in croce per noi, e nello stesso tempo lasciarsi guardare dal suo sguardo misericordioso. E’ il programma che, oggi all’Angelus in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha proposto ai fedeli in questa 1a Domenica di Quaresima. Numerosi i pellegrini, nonostante la giornata nuvolosa. Il servizio di Sergio Centofanti: RealAudioMP3
 
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Il Papa invita i fedeli a vivere questa Quaresima con un rinnovato “slancio interiore per rispondere con generosità e gioia alla chiamata del Signore”, che è morto in croce per noi. Si tratta di risvegliare “la volontà di preghiera, di conversione e di penitenza”, vincendo le seduzioni del “Tentatore” per intraprendere nella quotidianità “il cammino di una nuova libertà di fronte alla schiavitù del peccato e della morte”. Ma per seguire “questo cammino di liberazione” – afferma il Papa, ricordando il suo Messaggio per la Quaresima – occorre rivivere l’esperienza di San Giovanni, il discepolo prediletto, che “insieme con Maria, la Madre di Gesù, ed altre donne sul Calvario, fu testimone oculare del colpo di lancia” che, trapassando il costato di Cristo, ne fece uscire “sangue ed acqua”:

 
“Quel gesto compiuto da un anonimo soldato romano, destinato a perdersi nell’oblio, rimase impresso negli occhi e nel cuore dell’Apostolo, che lo ripropose nel suo Vangelo. Lungo i secoli quante conversioni sono avvenute proprio grazie all’eloquente messaggio di amore, che riceve colui che volge lo sguardo a Gesù Crocifisso!”

 
Il Papa ricorda come nella sua Enciclica Deus caritas est abbia voluto sottolineare che, “solo volgendo lo sguardo a Gesù, morto in Croce per noi, può essere conosciuta e contemplata questa verità fondamentale, “Dio è amore”:

 
“A partire da questo sguardo … il cristiano trova la strada del suo vivere e del suo amare (Deus caritas est, 12). Contemplando con gli occhi della fede il Crocifisso, possiamo comprendere in profondità che cos’è il peccato, quanto tragica sia la sua gravità e, al tempo stesso, quanto incommensurabile sia la potenza del perdono e della misericordia del Signore”.

 
“Durante questi giorni di Quaresima”, dunque – ha aggiunto il Papa - “non distogliamo il cuore da questo mistero di profonda umanità e di alta spiritualità”:

 
“Guardando Cristo, sentiamoci al tempo stesso guardati da Lui. Colui che noi stessi abbiamo trafitto con le nostre colpe non si stanca di riversare sul mondo un torrente inesauribile di amore misericordioso. Possa l’umanità comprendere che soltanto da questa fonte è possibile attingere l’energia spirituale indispensabile per costruire quella pace e quella felicità che ogni essere umano va cercando senza sosta”.

 
Il Papa, infine, affida il cammino quaresimale “alla Vergine Maria, che fu trafitta nell’anima presso la Croce del Figlio” perchè “ci aiuti a lasciare tutto ciò che ci distoglie dall’ascolto di Cristo e della sua parola di salvezza”. E a Lei affida anche la settimana di esercizi spirituali, che avrà inizio oggi pomeriggio, in Vaticano, e a cui il Papa prenderà parte insieme con i collaboratori della Curia Romana:

 
“Cari fratelli e sorelle, vi domando di accompagnarci con la vostra preghiera, che ricambierò volentieri nel raccoglimento del ritiro, invocando la potenza divina su ciascuno di voi, sulle vostre famiglie e sulle vostre comunità”.
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