Iraq: Londra ritira 1.500 uomini. Per Usa segnale positivo
Quasi duemila soldati, sono quelli che la Gran Bretagna richiamerà dall’Iraq riducendo
il suo contingente da 7100 a 5500. L’annuncio è stato dato ieri dal premier Tony Blair.
Il disimpegno britannico si accompagna a quello danese, anche il governo di Copenaghen
ha infatti deciso il ritiro di 470 uomini. Da Londra, ci riferisce Sagida Syed:
Segnali di
ottimismo da parte dell’esecutivo iracheno di Nouri al Maliki dopo l’annuncio del
ritiro a breve termine di gran parte delle truppe britanniche. Il governo iracheno
– ha dichiarato al Maliki - è pronto ad assumere la responsabilità della sicurezza
nel sud dell'Iraq, anche se ha poi specificato l’importanza del sostegno inglese nel
processo di transizione. Ma come verrà accolta dagli iracheni la notizia della smobilitazione
inglese, Stefano Leszczynski lo ha chiesto a mons. Philip Najeem, Procuratore apostolico
per i Caldei.
Inaspettatamente
positiva anche la reazione dell’amministrazione Bush, al ritiro delle truppe britanniche
da Bassora, mentre si riaccendono le polemiche interne sul futuro della presenza americana
nel Paese del Golfo. Da New York, Paolo Mastrolilli: