“Spirituale vicinanza e fraterna comprensione”: la esprime il Papa a mons. Stanislaw
Wielgus, dopo le dimissioni da arcivescovo di Varsavia
“Spirituale vicinanza e fraterna comprensione”: esprime il Papa a mons. Stanislaw
Wielgus, in una Lettera datata 12 febbraio, resa nota ieri dal nunzio apostolico mons.
Józef Kowalczyk, nell’ambito del Consiglio permanente della Conferenza episcopale,
riunito martedì a Varsavia. Il Servizio di Roberta Gisotti: “La
missione vescovile, oggi, come nel passato, è segnata dalla sofferenza. Che Nostro
Signore non cessi di sostenerla con la sua grazia”: così Benedetto XVI scrive a mons.
Stanislaw Wielgus, dimessosi – lo ricordiamo - il 7 gennaio scorso da arcivescovo
di Varsavia, dopo aver prima negato e poi ammesso pubblicamente di aver collaborato
con i Servizi segreti del passato regime comunista. Riferisce il Papa di una lettera
inviatagli dello stesso mons. Wielgus all’indomani della rinuncia, nella quale il
presule mostra “la dolorosa sofferenza del suo cuore” “conscio” – sottolinea il Santo
Padre - che la situazione creatasi non gli permetteva di “iniziare il servizio
episcopale con l’indispensabile autorità”. Da qui le sue dimissioni quale “atto di
profonda sensibilità per il bene della Chiesa di Varsavia e della Polonia” ed anche
segno della “sua umiltà e distacco dagli incarichi”. Rammenta il Papa le “eccezionali
circostanze” nelle quali mons. Wielgus “svolgeva il suo servizio, quando il regime
comunista in Polonia usava tutti i mezzi per soffocare le libertà dei cittadini e
in modo speciale del clero”, sottolineando pure che egli “ha dato prova di grande
pietà e del profondo amore per Gesù Cristo e per la Chiesa”, “come rettore dell’Università
di Lublino e come vescovo di Plock. Infine l’incoraggiamento “a proseguire con fiducia
e serenità nel cuore” e a riprendere l’attività “a servizio di Cristo nella maniera
in cui sarà possibile”, conclude Benedetto XVI la sua missiva. Ed
oggi nell’intera Polonia si prega e si fa penitenza perché “la santità dei sacerdoti
– come ha chiesto il Papa all’Angelus, domenica scorsa – colmi tutti i fedeli dello
spirito di perdono, di riconciliazione e di reciproca fiducia”. Secondo l’invito rivolto
dai presuli polacchi, in tutte le chiese del Paese vengono celebrate Messe “per il
perdono di errori e di debolezze nella proclamazione del Vangelo”.
Giornata
di preghiera e penitenza del clero polacco, ieri, Mercoledì delle Ceneri. L’iniziativa
è stata indetta dai vescovi locali, dopo le dimissioni di mons. Wielgus da Arcivescovo
di Varsavia. Il presule aveva ammesso le sue responsabilità nella collaborazione,
in gioventù, con i servizi segreti dell’ex regime comunista polacco. In una lettera
a mons. Wielgus, il Papa ha ricordato le eccezionali circostanze nelle quali fu svolto
il servizio, quando il regime comunista in Polonia usava tutti i mezzi per soffocare
le libertà dei cittadini e in modo speciale del clero. Il servizio di Taddeus Konopka: