2007-02-21 12:27:00

Lettera del cardinale Ignace Moussa I Daoud a tutti i pastori della Chiesa universale per sostenere le comunità cristiane in Terra Santa, che vivono tra inaudite sofferenze


Un appello urgente a sostenere i cristiani della Terra Santa, dove si registrano ogni giorno inaudite sofferenze: a lanciarlo è il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il cardinale Ignace Moussa I Daoud, nella Lettera tradizionalmente rivolta nel Tempo della Quaresima a tutti i pastori della Chiesa universale per promuovere la cosiddetta “Collecta pro Terra Sancta”. Il servizio di Sergio Centofanti: RealAudioMP3  Si tratta di una iniziativa che si svolge ogni anno per mandato pontificio: la prima Colletta risale a Papa Martino V, che stabilì nel 1421 le norme circa la raccolta delle offerte per tale scopo. “La Congregazione per le Chiese Orientali – scrive il cardinale Daoud - è erede di questa premura e si sente sempre solidale con i cristiani della Terra Santa e di tutta la regione mediorientale, ove la crisi politica ed economica non è ancora risolta e si registrano ogni giorno inaudite sofferenze”. Il porporato ricorda “l'universale e urgente bisogno di sostenere i fratelli e le sorelle di quella Terra in qualsiasi modo, e particolarmente invocando per essi la pace che viene dall’Alto”.
 
“E’ grave – sottolinea, infatti - la responsabilità che incombe sulla Chiesa universale a riguardo della Chiesa Madre di Gerusalemme. A tutti i cattolici del mondo si fa, dunque, dovere di accompagnare con la preghiera e la solidarietà anche economica le comunità cristiane di quella Terra benedetta, che, tra mille difficoltà, offrono quotidianamente e in silenzio un’autentica testimonianza al Vangelo”.

 
Le offerte vengono devolute in modo particolare alle comunità cristiane che vivono in Israele e Palestina, ma sostengono anche le necessità dei cristiani di Libano, Siria, Iraq, Giordania ed Egitto. Una speciale attenzione viene data alle Istituzioni scolastiche, quali l’Università di Betlemme e le scuole cattoliche dei vari livelli.

 
“Il grazie più sentito” per quanto viene annualmente raccolto – conclude il cardinale Daoud – “viene dal Santo Padre”, che “accompagna con la preghiera e la benedizione” tutte le Chiese e tutti i benefattori della Terra del Signore”.

 
 







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