Lettera del cardinale Ignace Moussa I Daoud a tutti i pastori della Chiesa universale
per sostenere le comunità cristiane in Terra Santa, che vivono tra inaudite sofferenze
Un appello urgente a sostenere i cristiani della Terra Santa, dove si registrano ogni
giorno inaudite sofferenze: a lanciarlo è il prefetto della Congregazione per le Chiese
Orientali, il cardinale Ignace Moussa I Daoud, nella Lettera tradizionalmente rivolta
nel Tempo della Quaresima a tutti i pastori della Chiesa universale per promuovere
la cosiddetta “Collecta pro Terra Sancta”. Il servizio di Sergio Centofanti:
Si
tratta di una iniziativa che si svolge ogni anno per mandato pontificio: la prima
Colletta risale a Papa Martino V, che stabilì nel 1421 le norme circa la raccolta
delle offerte per tale scopo. “La Congregazione per le Chiese Orientali – scrive il
cardinale Daoud - è erede di questa premura e si sente sempre solidale con i cristiani
della Terra Santa e di tutta la regione mediorientale, ove la crisi politica ed economica
non è ancora risolta e si registrano ogni giorno inaudite sofferenze”. Il porporato
ricorda “l'universale e urgente bisogno di sostenere i fratelli e le sorelle di quella
Terra in qualsiasi modo, e particolarmente invocando per essi la pace che viene dall’Alto”. “E’
grave – sottolinea, infatti - la responsabilità che incombe sulla Chiesa universale
a riguardo della Chiesa Madre di Gerusalemme. A tutti i cattolici del mondo si fa,
dunque, dovere di accompagnare con la preghiera e la solidarietà anche economica le
comunità cristiane di quella Terra benedetta, che, tra mille difficoltà, offrono quotidianamente
e in silenzio un’autentica testimonianza al Vangelo”.
Le
offerte vengono devolute in modo particolare alle comunità cristiane che vivono in
Israele e Palestina, ma sostengono anche le necessità dei cristiani di Libano, Siria,
Iraq, Giordania ed Egitto. Una speciale attenzione viene data alle Istituzioni scolastiche,
quali l’Università di Betlemme e le scuole cattoliche dei vari livelli.
“Il
grazie più sentito” per quanto viene annualmente raccolto – conclude il cardinale
Daoud – “viene dal Santo Padre”, che “accompagna con la preghiera e la benedizione”
tutte le Chiese e tutti i benefattori della Terra del Signore”.