2007-02-15 15:20:10

Risolvere le tensioni fra le due Coree con mezzi pacifici, per ridurre i rischi della corsa agli armamenti nucleari: l’appello di Benedetto XVI al presidente sudcoreano, ricevuto in udienza


(15 febbraio 2007 - RV) La corsa al nucleare nella penisola coreana preoccupa la Santa Sede e Benedetto XVI invita le parti in causa a non compromettere il delicato negoziato in corso, ma anzi a fare tutto ciò che possa dirimere pacificamente la questione. L’appello è contenuto nella lettera consegnata questa mattina da Benedetto XVI al presidente della Repubblica sucoreana, Roh Moo-hyun, ricevuto in udienza in Vaticano.
L’incontro in privato è durato poco meno di mezz’ora ed ha visto il Pontefice e il capo di Stato sudcoreano evocare - secondo la nota ufficiale della Sala Stampa vaticana, - “i cordiali rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica di Corea, nonché l’intesa e la cooperazione esistenti fra la Chiesa cattolica e le autorità civili”. La situazione politica e sociale nell’Asia Orientale e, in particolare, “l’evoluzione del processo di riconciliazione nella Penisola coreana e sul rispetto e sulla promozione dei diritti umani in quella Regione” sono stati gli altri temi del colloquio, riecheggiati dalla lettera di Benedetto XVI al presidente della Corea del Sud. Sul suo contenuto, il servizio di Alessandro De Carolis: RealAudioMP3








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