Colombia: La Conferenza episcopale critica una sentenza della Corte Costituzionale
su coppie omosessuali
BOGOTA’,15feb07 - La Conferenza episcopale di Colombia ha chiesto, l’8 di febbraio,
allo Stato di difendere la famiglia, dopo una sentenza divulgata il giorno prima dalla
Corte Costituzionale che riconosce alle coppie omosessuali, che abbiano convissuto
per almeno due anni, diritti patrimoniali propri del matrimonio. “La Chiesa cattolica
spera che la famiglia e i suoi diritti vengano protetti nel contesto della sentenza
della Corte Costituzionale della Colombia che garantisce gli stessi diritti patrimoniali
alle coppie omosessuali e a quelle eterosessuali”, ha detto il Presidente della Conferenza
episcopale, monsignor Luis Augusto Castro Quiroga, arcivescovo di Tunja. In precedenza,
monsignor Castro aveva segnalato come “il fatto che ci sia una soluzione riguardo
al al patrimonio e alla sicurezza sociale di queste coppie è comprensibile. Credo
che su questo non ci sia niente da dire. Quello che non mi sembra giusto - ha aggiunto
- è che tutto questo si faccia attraverso una specie di matrimonio camuffato che
non si può accettare, perché colpisce direttamente la famiglia”. A queste critiche
il Tribunale Costituzionale di Bogotà ha risposto osservando dhe la sua sentenza
non significa l'approvazione del matrimonio di coppie omosessuali, perché tale approvazione
spetta al Congresso della Repubblica, il parlamento colombiano. critiche per la sentenza
della Corte Costituzionale sono venute anche dalla senatrice Claudia Rodriguez, espoenente
delle Chiese evangeliche. (Zenit - MANCINI)