Le Marche si trovano nella zona centro-orientale della nostra penisola;
ad est sono bagnate dal Mar Adriatico. Il territorio è collinare (69%) e montuoso
(31%), zone pianeggianti sorgono solamente a ridosso delle coste. Il Monte Vettore
(2476 metri) è il punto più elevato della regione. Dagli Appennini scendono parecchi
fiumi, che hanno però regime spesso torrentizio, vista la non eccessiva distanza delle
loro sorgenti dal mare, i principali sono il Tronto ed il Metauro. Ancona è il centro
più importante e capoluogo di regione, le altre città più popolate sono Pesaro, Fano
ed Ascoli Piceno. L'economia marchigiana si è sviluppata negli ultimi decenni nei
settori industriale e terziario, che hanno assunto maggior rilevanza. I prodotti agricoli
più coltivati sono il frumento, gli ortaggi, la frutta, le olive, l'uva da vino e
la barbabietola da zucchero; la pesca ha maggior peso rispetto all'allevamento. L'industria
è fiorente soprattutto nel settore cartario, oltre che in molte altre branchie. Il
turismo si concentra sulle località balneari e su alcune città di interesse storico
ed artistico.
Confini: Emilia-Romagna e San Marino a NORD-OVEST, Toscana e
Umbria a OVEST, Lazio e Abruzzo a SUD
Superficie: 9.694 Km²
Abitanti:
1.485.000
Densità: 153 ab/Km²
Capoluogo: Ancona
Capoluoghi di
provincia: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro, Urbino
Monti principali:
Monte Vettore 2476 m, Monte Priora 2332 m
Fiumi principali: Tronto 115 Km,
Metauro 110 Km, Chienti 91 Km, Esino 90 Km, Foglia 90 Km, Potenza 88 Km
Laghi
principali: Lago di Fiastra (artificiale) La Regione ecclesiastica Marche corrisponde
all’omonima regione amministrativa dell’Italia centrale. La terra anticamente abitata
dai Piceni accolse presto il cristianesimo, che però si diffuse in tutta la regione
solo fra il IV e V secolo, con l'erezione delle prime sedi vescovili. Le epoche successive,
funestate dalle invasioni barbariche, furono assai difficili per le genti marchigiane,
le quali poterono trovare punti di riferimento e protezione soltanto nei vescovi e
nelle abbazie, acquistando sempre più potere fino ad assommare in sè oltre ai poteri
religiosi anche quelli civili. Nell'VIII secolo, dopo la cacciata dei Longobardi,
Pipino e Carlo Magno donarono queste terre alla Chiesa, che vi esercitò il suo influsso
finché nel XIV secolo estese il controllo su molte città, grazie al cardinale Egidio
Albornoz. Da questo momento la storia delle Marche rimase strettamente legata allo
Stato Pontificio fino al 1860, quando la regione fu annessa al nuovo Regno d'Italia. Dati
relativi alla regione ecclesiastica:
Superficie in Kmq*: 9.223 Abitanti**: 1.460.910 Parrocchie**: 822 Numero
dei sacerdoti secolari*: 1.044 Numero dei sacerdoti regolari*: 515 Numero dei
diaconi permanenti*: 79
(*) Totale dei dati diocesani tratti dall'Annuario
Pontificio, edizione 2006
(**) Totale dei dati diocesani desunti dall'archivio
dell'Istituto Centrale per il sostentamento del clero, aggiornati al 28 febbraio 2006