Filippine A seminario il card. Kasper sottolinea importanza dialogo ecumenico in Asia
MANILA, 14 feb ’07 - Il cardinale Walter Kasper ha esortato i vescovi asiatici
a fare “il possibile” per promuovere il dialogo ecumenico, nonostante gli ostacoli
che esso incontra oggi nel continente. Intervenendo nei giorni scorsi ad un seminario
promosso a Manila dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani,
in collaborazione con la Federazione della Conferenza episcopali dell’Asia (Fabc)
e la Conferenza episcopale filippina, il presidente del dicastero vaticano ha sottolineato
che “la complessa situazione ecumenica dell’Asia è destinata ad avere un impatto enorme
sul futuro mondo”. All’incontro, intitolato “La ricerca dell’unità dei cristiani:
a che punto siamo”, hanno partecipato 40 vescovi e più di 60 delegati religiosi e
laici. Nella sua relazione introduttiva dedicata all’Enciclica “Ut Unum Sint” e all’applicazione
della dottrina cattolica sull’ecumenismo nel contesto asiatico, il cardinale Kasper
ha evidenziato che “l’impegno ecumenico è una parte fondamentale della strategia
pastorale della Chiesa in Asia”. Egli ha peraltro messo in guardia sui rischi di pluralismo
ecclesiologico: questa forma di relativismo, ha detto, “implica che la Chiesa cattolica
non è che una tra le tante”. E’ invece importante - ha puntualizzato – riaffermare
“la ferma convinzione che soltanto nella Chiesa cattolica vi sia la pienezza dei mezzi
di salvezza stabiliti da Gesù Cristo, ma anche che essa si pone in dialogo con altre
Chiese e comunità ecclesiali”. Tra i principali punti all’attenzione dei partecipanti
vi è stata la crescente diffusione anche in Asia del Pentecostalismo. Il card. Kasper
ha ricordato in proposito come il fenomeno abbia già assunto dimensioni allarmanti
in America Latina, dove i neo-pentecostali continuano a fare proseliti tra i cattolici.
E tuttavia, ha sottolineato, il dialogo deve continuare anche per capirne le cause
e trovare una risposta. Questa - evidenzia il documento finale - deve “far riscoprire
ai fedeli il senso di appartenenza”. Inoltre è decisiva la formazione alla fede. Anche
le comunità cattoliche, conclude il documento, devono trovare un modo per creare nelle
chiese un’atmosfera più accogliente e gioiosa, caratterizzata da un clima familiare,
aperto al contributo dei laici, in solidarietà con gli ultimi. (Ucan; Fides – ZENGARINI)