Accordo a Pechino sul disarmo nucleare della Corea del Nord
(13 febbraio 2006 - Rv) Raggiunto, a Pechino un accordo definito ancora “virtuale”
sul disarmo nucleare della Corea del Nord. Un successo della diplomazia internazionale,
dopo oltre dieci anni di tensione. L’intesa è stata raggiunta fra i rappresentanti
di sei Paesi: le due Coree, Cina, Stati Uniti, Giappone e Russia. Servizio di Roberta
Gisotti:
********** Storico accordo ancora da definire nei dettagli e forse
non di poco conto se il negoziatore americano, Hill, ha detto che resta ancora molto
da fare. Generale comunque la soddisfazione dopo cinque giorni di fitti negoziati
e lo spettro di un fallimento che ha aleggiato con insistenza nella capitale cinese.
La Corea del Nord si avvia dunque a smantellare il proprio arsenale nucleare, in cambio
di massicci rifornimenti di energia. L’intesa – annunciata dal delegato cinese, Wu
– prevede la chiusura del reattore di Yongbyon, l’unico in grado di produrre uranio
per le armi nucleari, e ad aprire l’impianto ai “controlli e alle verifiche” dell’Agenzia
internazionale per l’energia atomica (AIEA). Misure – ha precisato Wu – previste nel
documento già firmato dai Paesi negoziatori nel settembre del 2005, per una penisola
coreana libera da armi nucleari. La “fase iniziale” del processo di disarmo durerà
60 giorni e la Corea del Nord riceverà subito una fornitura di 50 mila tonnellate
di petrolio e in seguito ne avrà altre 950 mila. Entro 30 giorni, poi, a partire da
oggi – ha spiegato Wu – si riuniranno cinque gruppi di lavoro su come denucleare la
penisola; normalizzare le relazioni tra Corea del Nord e Stati Uniti e tra Corea del
Nord e Giappone; promuovere la cooperazione su economia ed energia; e rafforzare la
sicurezza nell’Asia del nordest. A fine mattinata, il negoziatore americano ha annunciato
l’impegno a regolare entro un mese la questione della sanzioni imposte nel 2005 alla
Corea del Nord. **********