KINSHASA, 13feb07 - Per la Repubblica Democratica del Congo è giunto il momento di
essere governata efficacemente. Il popolo si metta al lavoro in una gestione della
cosa pubblica che sia conforme ai principi e alle regole di uno stato democratico.
Lo hanno ribadito, sabato scorso, gli arcivescovi e i vescovi del Comitato permanente
della Cenco, la Conferenza episcopale congolese, incontrando i giornalisti al termine
della loro riunione. I prelati, alla luce dei gravi fatti occorsi recentemente nel
Bas-Congo, considerano come compiti prioritari il consolidamento della pace e la concordia
nazionale, l'istituzione di un esercito repubblicano e di una polizia che garantiscano
la sicurezza di tuttti. Il principio della integrità territoriale e della sovranità
nazionale della RDC è intangibile, ammoniscono i vescovi, ma sono altresì necessari
la lotta all'analfabetismo, il rispetto della dignità delle persone, un Consiglio
economico e sociale. La ricostruzione del paese, avvertono ancora i presuli, si può
fare solo sulla base di valori umani autentici e, perciò, l'interesse superiore della
nazione deve prevalere sulle sollecitazioni particolari di ogni genere. Guardando
ai rapporti tra la Chiesa e lo Stato, il Comitato permanente della Cenco ritiene che
sia il momento di una rivisitazione degli accordi siglati, un secolo fa nel Congo. (Dia
- BODJOKO)