Il commento di padre Rupnik al Vangelo della Domenica
In questa sesta Domenica del Tempo Ordinario, la Liturgia ci propone il Vangelo delle
Beatitudini. Gesù dice:
“Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati
voi che ora avete fame, perché sarete saziati… Ma guai a voi, ricchi, perché
avete gia la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché
avrete fame…”
Su questo brano evangelico, ascoltiamo
il commento del teologo gesuita, padre Marko Ivan Rupnik:
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(musica)
La beatitudine che proclama Cristo è quella pace del cuore,
è quella sicurezza, che caratterizzano quelli che sanno di essere sulla strada giusta.
Cristo non proclama la beatitudine sulla povertà o sull’ingiustizia, ma afferma la
beatitudine di quelli che malgrado si trovino nella povertà hanno deposto la loro
fiducia nel Signore. Sono quelli che hanno affidato la loro vita a Lui, così radicalmente,
che neanche la povertà li può sconvolgere e farli ribellare o addirittura denunciare
Dio come colpevole della loro situazione. I “guai” che Lui pronuncia non sono espressione
di minaccia o di vendetta, ma, come sappiamo, indicano il dolore della compassione.
Gli si stringe il cuore vedendo quelli che si basano su un fondamento che sarà loro
tolto e si rallegrano di una consolazione che un giorno li lascerà vuoti. Beato colui,
dunque, che ha affidato il suo cuore all’amore che non viene meno. E infelice colui
che da solo deve consolare il proprio cuore.