Hamas al Quartetto: no al riconoscimento d'Israele
(10 febbraio 2007 - RV) ONU, Russia, Stati Uniti e Unione Europea hanno sollecitato
il nuovo governo di unità nazionale che si insedierà nei Territori Palestinesi a riconoscere
Israele. Ma il gruppo radicale Hamas ha già ribadito che il nuovo esecutivo palestinese
non riconoscerà lo Stato ebraico. “La questione del riconoscimento - ha detto un consigliere
politico del premier Ismail Haniyeh - non è stata neppure affrontata nei negoziati”
tenutisi alla Mecca giovedì scorso. Il presidente palestinese, Abu Mazen, ha comunque
precisato ieri che il nuovo governo dovrà rispettare le “norme internazionali” e gli
accordi siglati dall’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Tali
intese prevedono anche un implicito riconoscimento di Israele.
Intanto
nuovi violenti scontri sono scoppiati, questa mattina, nei pressi della moschea di
al Aqsa a Gerusalemme. Un gruppo di giovani palestinesi ha di nuovo inscenato una
protesta contro i lavori in corso, ad opera di Israele, per la costruzione di un nuovo
passaggio. I giovani hanno lanciato pietre contro la polizia israeliana. Gli agenti
hanno risposto usando la forza per disperdere la folla. Ieri, almeno trenta persone
sono rimaste ferite in seguito a tumulti scoppiati intorno alla città vecchia di Gerusalemme.