2007-02-10 13:43:10

Di fronte al soggettivismo, é necessario avere il coraggio di annunciare la verità sull’uomo: così, il Papa nell’udienza all’Accademia di scienze politiche e morali di Parigi


(10 febbraio 2006 - RV) In un’epoca segnata dal soggettivismo relativista, bisogna avere il coraggio di annunciare la verità sull’uomo. E’ la viva esortazione di Benedetto XVI, levata stamani nell’udienza ad una delegazione dell’Accademia di Scienze Politiche e Morali di Parigi. Il Papa ha, inoltre, ribadito l’importanza della formazione delle coscienze dei giovani. Tra i delegati dell’Accademia, presenti all’incontro, anche il cardinale Jean-Marie Lustiger, arcivescovo emerito di Parigi. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3



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“Dans le monde actuel…”


“Nel mondo attuale – ha esortato Benedetto XVI – è sempre più urgente invitare i nostri contemporanei ad una rinnovata attenzione” al “rispetto dell’essere umano e alla ricerca del bene comune”. In effetti, ha proseguito il Papa, “lo sviluppo del soggettivismo, per cui ciascuno tende a prendere se stesso come unico riferimento e a considerare che ciò che pensa ha il carattere della verità, ci spinge a formare le coscienze sui valori fondamentali”. Quei valori, ha sottolineato, “che non possono essere attaccati senza mettere a rischio l’uomo e la società stessa”. Ha così rivolto il suo pensiero alla grande figura di Andrei Sakharov, a cui l’allora cardinale Joseph Ratzinger succedette nell’Accademia parigina. “Questa alta personalità – ha constatato – ci ricorda che è necessario, nella vita personale come in quella pubblica, avere il coraggio di dire la verità e di seguirla”. E, ancora, di “essere liberi nel rapporto con il mondo che spesso ha la tendenza a imporci i suoi modi di vedere e i comportamenti da adottare”.


“Aujourd’hui encore…”


A tutt’oggi, ha affermato, “è importante che l’uomo non si lasci ostacolare dalle catene esteriori quali il relativismo, la ricerca del potere e del profitto ad ogni costo, la droga” e ancora “le relazioni affettive disordinate, la confusione sul matrimonio, il non riconoscimento dell’essere umano in tutte le tappe della sua esistenza”. E’ nostro dovere, ha aggiunto, “avere il coraggio di ricordare ai nostri contemporanei ciò che davvero sono l’uomo e l’umanità”. Di qui, l’invito a quelle persone ed istituzioni che hanno la funzione di trasmettere dei valori ad “avere il coraggio della verità sull’uomo”.


“La veritable liberté consiste…”


“La vera libertà – ha avvertito il Pontefice – consiste nel camminare sulla strada della verità, secondo la sua propria vocazione, sapendo che ciascuno dovrà rendere conto della propria vita al suo Creatore e Salvatore”. E’ importante, ha detto ancora, “proporre ai giovani un tale percorso”. Così, “sapranno discernere, con coraggio e tenacia, il cammino della libertà e del bene” che implica anche “sforzi, sacrifici e rinunce”. Una delle più urgenti sfide per gli uomini di oggi, specie i giovani, ha rilevato “consiste nell’accettare di non vivere semplicemente nell’esteriorità”, ma nello “sviluppare la vita interiore, luogo unificante dell’essere e dell’agire”. Proprio Sakharov, ha detto il Papa, ha mostrato durante il periodo comunista che, anche quando la sua libertà esteriore era stata “incatenata”, nulla poteva togliergli la libertà interiore.
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