2007-02-08 20:03:05

Argentina: Aspetti positivi e negativi per i vescovi della nuova legge sull'educazione


BUENOS AIRES, 9feb07 – Si chiude domani a Buenos Aires l’annuale Corso dei Rettori patrocinato dal CONSUDEC, il Consiglio superiore di educazione cattolica. Per l’occasione la speciale Commissione della Conferenza episcopale argentina ha fatto divulgare una estesa dichiarazione in cui si analizza la nuova legge sull’educazione in Argentina. La nota dei vescovi è intitolata “La Chiesa e la legge sull’educazione nazionale”. Il documento valuta, innanzitutto, gli aspetti positivi della legge, vale a dire il riconoscimento che l’educazione è un bene pubblico ed un diritto personale e sociale, e che la famiglia è il soggetto primario e naturale dell’educazione, il cui fine è la formazione integrale della persona. Il documento dei vescovi valuta con favore anche il riconoscimento che l’educazione è una priorità per lo Stato, l’estensione della obbligatorietà della frequenza scolastica, la libertà nelle scelte educative ed il sostegno per i più svantaggiati. Gli aspetti negativi che, invece, i vescovi vedono nella nuova legge possono essere così sintetizzati: eccessiva centralizzazione del sistema educativo, inclusione nei curricula scolastici della cosiddetta Cedaw, la Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna. Tale Convenzione, come è noto, apre di fatto a pratiche quali la contraccezione, la sterilizzazione e l’aborto. Negativa è ancora per i vescovi la cosiddetta “ideologia del genere”, che tenta di cancellare l’essere maschio o femmina dell’individuo umano, e che è presente nel testo della nuova legge. La nota della Commissione episcopale dell’educazione cattolica si conclude col rammentare che i “nostri bambini e i nostri giovani meritano i migliori sforzi affinché possano realizzare uno sviluppo integrale della loro personalità”
(Aica/Fides- MANCINI)








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