La CEI approva il nuovo Statuto del Rinnovamento nello Spirito Santo
(7 febbraio 2007 - RV) Un nuovo Statuto - approvato dal Consiglio permanente della
Conferenza episcopale italiana - ed una nuova struttura a livello nazionale per il
Rinnovamento nello Spirito Santo. Con i suoi 1.900 gruppi, l’associazione è un’espressione,
in Italia, del “Rinnovamento Carismatico Cattolico” che, nato in America all’indomani
del Concilio Vaticano II e diffuso oggi in 204 Paesi dei cinque continenti fra 82
milioni di cattolici, ha, nelle varie nazioni, stili, forme di vita e stati giuridici
diversi. Ma che cosa ha significato questo nuovo Statuto per il Movimento? Tiziana
Campisi lo ha chiesto a Salvatore Martinez, già coordinatore nazionale del Rinnovamento
nello Spirito Santo e oggi presidente nazionale:
**********
R. – Sono state precisate meglio la sua natura e le sue finalità, per cui oggi,
il Rinnovamento nello Spirito Santo non è più una generica esperienza spirituale,
ma un cammino di fede che si esprime con impegni precisi. Tra questi la preghiera,
la vita comunitaria sacramentale e carismatica, la formazione permanente - con una
speciale attenzione allo studio e alla comunione con la Parola di Dio-, e poi ancora
la fraternità e il sostegno fraterno, che si attuano nelle tante attività, nei progetti,
nei ministeri che compongono la vita del Rinnovamento. Si è ancor meglio precisato
il ruolo delle comunità. Oggi non parliamo più soltanto di gruppi di preghiera, ma
anche di comunità di vita, comunità di alleanza, che possono anche avere statuti propri,
approvati dagli ordinari diocesani. Si è voluto indicare poi in modo chiaro l’ecclesialità
che il Rinnovamento vive e in che modo le proposte di spiritualità e di fraternità,
che caratterizzano il percorso di crescita del Rinnovamento, si inseriscano nella
vita delle Chiese particolari. E ancora lo Statuto chiarisce come il Rinnovamento
riceva impulso per il proprio cammino e il proprio sviluppo dalle Chiese particolari.
A livello nazionale poi si è allargata la corresponsabilità, sicché oggi esiste un
Comitato Nazionale di Servizio con un presidente, un coordinatore, un direttore e
altre figure accanto ai coordinatori regionali, impegnate in una ministerialità o
in progetti di evangelizzazione specifici.
D. – Ci si avvicina ai 40 anni
del “Rinnovamento carismatico cattolico”. Quali iniziative sono previste per celebrarlo?
R.
– Con oltre 100 milioni di cattolici, il Rinnovamento carismatico, come movimento,
rappresenta la realtà più espansa al mondo. La sua attualità è particolarmente rilevante
in un tempo nel quale registriamo, purtroppo, tanta siccità di valori spirituali e
la difficoltà di molti cristiani di rendere feriale la loro fede. Noi ci proponiamo
di vivere il nostro amore per Gesù e di esprimerlo nella gioia. E ci prepariamo –
e lo Statuto rappresenta in questo senso un segno – a rendere nuova questa testimonianza
con la prossima Convocazione nazionale, la 30.ma, che, ogni anno, a Rimini, rappresenta
un grande evento di Chiesa. Il tema di questa convocazione, che celebreremo dal 28
aprile al 1° maggio, è “Nulla è impossibile a Dio”. Questo evento sarà preceduto da
una solenne celebrazione eucaristica che si svolgerà a Roma e attraverso la quale
anche noi ricorderemo i 40 anni della nascita del movimento carismatico cattolico.
D.
– Il Rinnovamento nello Spirito Santo, quali testimonianze e quale messaggio vuole
dare alla Chiesa?
R. – Una spiritualità che è per tutti, la diffusione
della cultura della Pentecoste e la riscoperta dell’adorazione carismatica del primato
di Dio, in un tempo in cui l’uomo vuole sostituirsi al Signore. **********