Sospeso a divinis il vescovo paraguayano Lugo, candidatosi alle elezioni presidenziali
del 2008
(1° febbraio 2006 - RV) Con un decreto a firma del prefetto della Congregazione per
i Vescovi, il cardinale Giovanni Battista Re, è stato sospeso a divinis mons.
Fernando Armindo Lugo Méndez vescovo emerito di San Pedro, in Paraguay, per essersi
candidato alle elezioni presidenziali che si svolgeranno nel Paese nel 2008. Il decreto,
che porta la data del 20 gennaio, è stato reso noto oggi. Il cardinale Re si dice
addolorato per la vicenda e ricorda che, nonostante l’ammonizione canonica da parte
della Congregazione per i Vescovi, mons. Lugo non ha rinunciato a candidarsi alle
elezioni, come da lui stesso annunciato il 25 dicembre scorso. Mons. Lugo, nominato
vescovo nel 1994 da Giovanni Paolo II, aveva chiesto, nei giorni scorsi, al Santo
Padre la “rinuncia al ministero ecclesiale”, per “tornare alla condizione di laico
nella Chiesa”. Richiesta respinta, giacché come ha ricordato il cardinale Re in una
lettera a mons. Lugo “l’episcopato è un servizio accettato liberamente per sempre”.
Quindi, nonostante la sospensione, che proibisce “l’esecuzione di tutti gli atti di
potestà, di ordine e di governo e l'esercizio di tutte le funzioni e i diritti inerenti
all'ufficio episcopale”, viene ribadito che mons. Lugo “rimane nello stato clericale
e continua ad essere obbligato ai suoi doveri ad esso inerenti”. Il prefetto della
Congregazione dei Vescovi sottolinea, infine, che compito del vescovo è di guidare
i fedeli “seguendo in tutto la suprema legge della Chiesa” che opera “per la salvezza
delle anime e non il governo della comunità politica”.