2007-01-31 19:39:14

Pakistan/India Cristiani pakistani poveri e discriminati denuncia mons. Saldhana



NEW DELHI, 1 feb ’07 - “I cristiani in Pakistan sono poveri, isolati e discriminati, ma orgogliosi della loro fede”. Lo ha detto Il Presidente della Conferenza episcopale pakistana mons. Lawrence Saldanha, a un incontro nei giorni scorsi a New Delhi con il segretario esecutivo della Commissione per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale indiana, padre Henry D’Souza. “I cristiani pakistani – ha riferito l’arcivescovo di Lahore - costituiscono una comunità molto piccola, in genere povera e con un basso livello di istruzione, poiché molte famiglie sono costrette a ritirare i propri figli dalla scuola per mandarli a lavorare”. A ciò si aggiungono le discriminazioni: “ Ci sono barriere sociali che fanno sì che ai cristiani non venga riconosciuta alcuna dignità. A causa del conflitto in Medio Oriente, essi sono dentificati con l’Occidente: di qui gli attacchi contro le chiese ed altre istituzioni cristiane”. Ci sono poi le leggi contro la blasfemia, “una vera spada di Damocle”. “Questa situazione di insicurezza – ha rilevato mons. Saldhana – fa sì che appena possono i cristiani pakistani lasciano il Paese”. L’arcivescovo è tuttavia ottimista sul futuro: “La situazione sta cominiciando a cambiare. L’anno scorso è stato relativamente più tranquillo. Il governo sta inoltre cercando di presentare un volto più tollerante incoraggiando il dialogo interreligioso”.
(Cbci – ZENGARINI su segnalazione di Cocco)








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