(21 gennaio 2007 - RV) Hanno preso il via oggi i lavori del Forum sociale mondiale
aperto ieri da una marcia per la pace. “Le lotte dei popoli e le alternative dei popoli”
è il titolo del meeting che prevede 9 temi generali sviluppati in oltre mille incontri.
Acqua, pace e guerra, battaglia delle donne, diritti umani, sovranità alimentare,
educazione, libero commercio, debito pubblico e multinazionali: questi gli argomenti
di cui si discute allo stadio Kasarani, il luogo delle manifestazione. Alle 8 di questa
mattina c’è stata una protesta contro la decisione di far pagare l’ingresso: 500 scellini
keniani, l’equivalente di circa 5 euro e 50, sono decisamente troppi per gli abitanti
di Nairobi, che per oltre la metà vivono nelle baracche. L’iniziativa ha persuaso
gli organizzatori ad eliminare il costo d’entrata. Manifestazioni diverse si sono
svolte inoltre intorno allo stadio. Tra gli incontri odierni quello delle associazioni
congolesi e quello sul debito estero. Orientarsi non è facile nell’enorme spazio in
cui si svolge il Forum, anche a causa di un’organizzazione lacunosa: non ci sono abbastanza
programmi e non ci sono cartelli che indichino dove dirigersi, non esiste praticamente
un ufficio stampa ed avere informazioni è piuttosto complicato. Gli organizzatori
parlano di una presenza che va dalle 80 alle 100 mila persone, di cui la maggior parte
è rappresentata dagli africani. L’obiettivo di mettere insieme le diverse realtà di
un Continente diviso e sfaccettato sembra quasi raggiunto. E questa mattina, in contemporanea,
si è svolto il Festival dei ragazzi di strada a Korogocho, una delle più grandi baraccopoli
della città.